Danilo Nucini è uno dei personaggi più controversi apparsi sul  palcoscenico di Farsopoli. Portava acqua al mulino delle accuse a Moggi e  fu accolto con simpatia da tutti i giornali e da Repubblica in  particolare, soprattutto da Marco Mensurati che lo intervistò l'11  maggio 2006: "Un rigore contro la Juve è stata la mia rovina", Nucini "Venni punito e squalificato: per andare avanti devi ingraziarti i designatori e i loro amici". Un Mensurati entusiasta quello che il 19 dicembre 2007 scrive l'articolo "Quell'arbitro nella stanza 404. «Prendila, è la sim card segreta»",  nel quale racconta la versione di Nucini sulla sim che Fabiani, uomo di  Moggi, avrebbe dato all'arbitro. Mensurati inizia l'articolo così: "Eccola qui, finalmente,  la versione di Danilo Nucini, l'arbitro che dopo essere stato  avvicinato da Moggi e dalla sua cupola decise di non accettare la sim svizzera e di denunciare tutto all'Inter. Un racconto suggestivo e avvincente, il suo...". Leggete l'articolo e vedrete che "svizzera" lo scrive Mensurati, ma non lo trovate nel virgolettato di Nucini. 
Il  26 maggio 2009, annunciato da fanfare e squilli di trombe, e presentato  come teste "prezioso" per l'accusa, Nucini ha deposto a Napoli e, tra  tante contraddizioni, ha detto anche: "Moggi se ne va e Fabiani mi consegna una scheda telefonica della TIM". Della TIM? E Mensurati ci aveva detto che era "svizzera". 
Come è andata veramente la deposizione di Nucini lo potete leggere nel nostro resoconto "Il mio nome è Bond, Danilo Bond", leggendo la trascrizione della deposizione, oppure ascoltandola su Radio Radicale. 
Della deposizione di Nucini, sempre su Repubblica, Corrado Zunino dà una valutazione molto generosa quando scrive: "Questa  versione, compreso il viaggio autostradale con Fabiani, Nucini non l'ha  raccontata solo a Facchetti (che poi l'ha riferita sia a Tavaroli che a  un pm della Procura di Milano). Questa versione Nucini è andato a  confermarla in Tribunale a Napoli, quasi un anno fa. E il suo racconto  ha resistito alla mitraglia del controesame di Maurilio Prioreschi,  l'avvocato moggiano delle domande difficili", mentre persino il "collaborativo" Galdi, sulla Gazzetta, dopo una partenza lanciata: "L'esame  dell' ex arbitro di Bergamo ha comunque lasciato il segno: «Se  sbagliavi a favore della Juventus o a danno di qualche sua diretta  avversaria, allora venivi premiato»", scrive che "Nucini fu convocato dalla pm Ida Boccassini. Di cosa parlaste? Incalzano i difensori. «Del mondo del calcio», gli estorce il presidente Teresa Casoria dopo vari tentativi di non rispondere. [...] Tante contraddizioni, i difensori incalzano". Il Presidente Casoria non domanda, estorce, secondo Galdi. 
Sul  presunto incontro di Nucini con Moggi in hotel, con consegna della sim,  esistevano tre versioni diverse date da Nucini, da Moratti e da  Tavaroli, e solo uno può avere ragione, come abbiamo evidenziato già dal  2008 nell'articolo "Chi mente tra Nucini, Moratti e Tavaroli".  Poi c'è stata la deposizione a Napoli dove Nucini ha seminato altre  contraddizioni e sulla sim prima ha dichiarato che non l'aveva  utilizzata e l'aveva buttata subito, per poi dire, incalzato dalle  difese, che l'aveva utilizzata forse un paio di volte. Una bella  differenza. I dubbi sul ruolo di Nucini sono aumentati dopo aver letto  degli stralci della deposizione spontanea, con allegato "Memoriale",  resa da Gianfelice Facchetti ai pm di Napoli, stralci riportati da Galdi  e Piccioni sulla Gazzetta del 1° maggio 2010 . Dubbi che abbiamo analizzato nell'articolo "Chi mente e chi è attendibile?" e acuiti da questa frase della deposizione: "Ricordo  che mio padre mi confidò che Nucini lo aveva messo al corrente del  fatto che quando stava pensando di tirarsi fuori da questo gruppo, a  Coverciano, durante un raduno, era stato chiesto a lui perché non avesse  più il cellulare acceso". Sarebbe stato interessante saperle prima  queste cose e poter sentire che cosa aveva da rispondere Nucini, in  aula, sull'appartenenza e sui tempi di permanenza nel "gruppo". Non è  particolare di poco conto stabilire se sono vere tutte le cose riferite  ai pm da Gianfelice Facchetti, de relato, su Nucini o quelle, diverse,  dichiarate in aula dal teste Nucini. Per esempio, Gianfelice dice che  Nucini riferì al padre "...che lui aveva avuto modo di incontrarlo  (Moggi, ndr), almeno in un'occasione, presso l'hotel Concorde di Torino  insieme al designatore Pairetto, a Mariano Fabiani e a Massimo De Santis", mentre Nucini non ha mai parlato della presenza di Pairetto e De Santis. 
Nucini ha sempre dichiarato ai giornali, a Facchetti, ed in aula, di aver subìto l'ostilità dei designatori Bergamo e Pairetto. Ha dichiarato il vero? Le intercettazioni acquistate da Luciano Moggi hanno permesso di fare  chiarezza anche su questo punto, grazie al ritrovamento di telefonate  tra Nucini e gli ex designatori. Queste telefonate sono state trascritte  dal perito del tribunale e pubblicate dalla Gazzetta, accompagnate da un articolo di Galdi e Piccioni, che sembrano spiazzati dai contenuti delle telefonate e si chiedono: "Come  interpretare questi colloqui? Figli dell’insicurezza di un direttore di  gara ai margini o la dimostrazione che in realtà non c’erano  discriminazioni di sorta nei suoi confronti?". Noi leggendo i dialoghi delle telefonate non abbiamo dubbi che la risposta è la seconda: Nucini non era discriminato. 
Galdi e Piccioni, che dovrebbero conoscere la deposizione di Gianfelice Facchetti per averne riportato ampi stralci, tipo: "In  particolare, fra le confidenze di Nucini a Facchetti c'era un  Avellino-Messina pieno di polemiche, «con alcune dichiarazioni molto  dure dell'allenatore Zeman (allora all'Avellino)»", partita che fu  arbitrata proprio da Nucini, non hanno notato nessuna incongruenza tra  quanto dichiarato dal figlio di Facchetti e da Nucini? Magari leggendo  meglio...
Di seguito riportiamo le telefonate di Nucini con Pairetto e  Bergamo trascritte dal perito Porto. Sceglietene una qualsiasi da  leggere e valutate voi se i designatori discriminavano e ostracizzavano  Nucini.
TELEFONATA N.3142 del 20.11.2004 ore 23.52. 
Pairetto: Pronto?
Nucini: Gigi...
Pairetto: Ciao, Danilo.
Nucini: Ciao, bello, ciao, tutto a posto.
Pairetto: Sì, ho visto, due a uno.
Nucini: Eh, sì, sì.
Pairetto: Sì, ho visto qualcosina.
Nucini: Eh...
Pairetto: Non ho visto tutta la partita, ma un po’ di secondo tempo.
Nucini: Stanco, ma soddisfatto.
Pairetto: Uhm...
Nucini: Sì, perché è stata veramente impegnativa.
Pairetto: Eh.
Nucini: Però tutto, bene, dai.
Pairetto: Senti, ma televisivamente quella cosa di Serginho era…
Nucini: Sì.
Pairetto: Eh, bruttino, sai, che poi l’hai ammonito.
Nucini: Sì, sì.
Pairetto: Ma bruttino bruttino, eh, televisivamente ti dico, poi in campo è un’altra cosa magari.
Nucini: Eh, bravo, sembrava più plateale.
Pairetto: Ecco.
Nucini: Eh, immagino che forse in televisione…
Pairetto: Televisivamente è brutto, eh, uhm...
Nucini: Perché ha alzato le gambe, vero?
Pairetto: Uhm, uhm, uhm, sì.
Nucini: E si è fermato per non farlo saltare.
Pairetto: Sì, ma proprio brutto era televisivamente, poi insomma, sai, a volte in campo è un’altra cosa, eh.
Nucini: Sì.
Pairetto: Capito?
Nucini: Sì, sì.
Pairetto: Però ho visto alla fine tutto bene insomma, niente di…
Nucini: Sì, tutto bene, sì, sì, non ci son stati episodi, era da gestire bene, con intelligenza...
Pairetto: Sì, sì.
Nucini: Poi, sai, quando le cose scorrono via senza episodi importanti, poi…
Pairetto: Certo.
Nucini: Va tutto bene.
Pairetto: Bene, bene, son contento, “Dani”.
Nucini: Grazie, Gigi, grazie davvero.
Pairetto: Benissimo, e allora ci vediamo giovedì?
Nucini: Sì, ci vediamo giovedì, sicuro.
Pairetto: T’aspetto.
Nucini: Un abbraccio, grazie.
Pairetto: Grazie, Danilo, buona serata, eh, buon appetito, ciao, ciao.
Nucini: Grazie, ciao, ciao, ciao.
TELEFONATA N.5240 del 28.11.2004 ore 20.12.
Pairetto: Pronto?
Nucini: Gigi, Danilo, ciao.
Pairetto: Ciao, “Dani”, ciao.
Nucini: Ciao, scusa il ritardo, ma ho fatto la corsa per prendere l’aereo, adesso…
Pairetto: Immagino, immagino...
Nucini: (Ride) Adesso insomma…
Pairetto: Uhm, tutto bene?
Nucini: Allora... sì, sì, tutto a posto.
Pairetto: Due a due, ho visto, due a zero, poi due a due.
Nucini: Due a zero, due a due e due ammoniti per parte nel primo tempo.
Pairetto: Uhm...
Nucini: Zero nel secondo e tutto a posto insomma, è un ambiente un po’ spigoloso.
Pairetto: Sì?
Nucini: Eh, sì, un po’ spigoloso, nel senso però come campo, come…
Pairetto: Ma non l’allenatore, no?
Nucini: No, no, lui è un signore.
Pairetto: Lui è un mio amico, proprio carissimo tra l’altro.
Nucini: Lui... lui è splendido, veramente una bravissima persona, no, no, non la squadra, parlo proprio dell’ambiente, no, i tifosi...
Pairetto: Lui so che è uno molto... molto a modo, devo dirti, solitamente.
Nucini: No, ci siamo abbracciati alla fine della partita.
Pairetto: E appunto, è un ragazzo molto a modo.
Nucini: Sì, sì.
Pairetto: Per cui... per questo dico, anche lui a volte mi dice che, insomma, l’ambiente giù non è facilissimo.
Nucini: Eh, bravo, bravo.
Pairetto: Ma non per lui.
Nucini: Non per lui.
Pairetto: Per gli altri, per gli altri.
Nucini: Per gli altri.
Pairetto: No, no, anche lui me lo dice che…
Nucini: Sì, sì, infatti a fine partita gli ho detto: mister, nel secondo tempo  hai cambiato la partita, hai fatto... hai tirato fuori una grandissima  squadra; s’è messo a ridere e mi ha abbracciato... (ride)
Pairetto: Uhm.
Nucini: No, perché effettivamente è vero, perché nel secondo tempo un’altra squadra.
Pairetto: Eh, capito?
Nucini: Sì, l’unico... l’unico sale sulla coda l’ha messo un po’ “Cico”, no?  Perché ha fatto la cosa giusta nel secondo gol del due a uno, no? Sulle  proteste sono andato là e i giocatori, chiaramente, protestano, si son  fermati tutti, no, ma a ragione, e lui gli ha detto: a me sembra buono;  appena ha detto a me sembra buono, “cazzo”, han protestato, anche nel  sottopassaggio han protestato.
Pairetto: Eh, doveva dire buono, punto.
Nucini: Eh, esatto, e io infatti gli ho detto: “Cico”, “cazzo”, hai fatto una  cosa bella, sei stato bravo, di’, “cazzo”, è... è buono, non a me  sembra; eh, ma il tuo assistente ha detto: a me sembra buono; e va beh,  ragazzi, ho detto, secondo me si è sbagliato, dai, l’avete... l’avete  aggredito, non ha trovato le parole giuste, ma è buono, state  tranquilli.
Pairetto: Certo.
Nucini: Va beh, comunque…
Pairetto: Era buono, sì?
Nucini: Sì, sì, sì, no, era buono, era buono.
Pairetto: Uhm...
Nucini: Sì, sì, sì.
Pairetto: Bene, bene.
Nucini: Era buono, buono, sì, sì, e basta, tutto qua, però, ti ripeto, a parte il tifo, no...
Pairetto: Uhm, uhm.
Nucini: L’ambiente è spigoloso nel senso, dico, del tifo, eh.
Pairetto: Sì, sì, certo, sì, sì, sì, è chiaro...
Nucini: Poi si lamentavano... si lamentavano anche del fatto che la Nazionale  femminile è andata a giocare lì e quindi... durante una giornata,  quindici giorni fa, non tre giorni fa.
Pairetto: E ha rovinato il campo.
Nucini: E ha rovinato il campo.
Pairetto: Ho visto che era brutto brutto, eh.
Nucini: Bruttissimo, bruttissimo, bruttissimo.
Pairetto: Ho visto, eh...
Nucini: Sì, sì, sì, e quindi…
Pairetto: Ma era brutto anche?
Nucini: No, c’era una giornata di sole, no, no, ha piovuto... ha piovigginato la mattina.
Pairetto: Nel secondo tempo è vero che c’erano le luci accese o sbaglio?
Nucini: C’erano le luci accese.
Pairetto: E infatti.
Nucini: Perché era buio presto, eh.
Pairetto: E infatti, infatti, tra l’altro, eh.
Nucini: Sì, sì, sì.
Pairetto: Uhm, uhm.
Nucini: Va bene, adesso salpo a Roma e riproseguo.
Pairetto: E via.
Nucini: E via.
Pairetto: Ci vediamo giovedì, Danilo.
Nucini: Okay, grazie, Gigi.
Pairetto: Grazie a te, buon rientro.
Nucini: Grazie.
Pairetto: Ciao, “Dani”, ciao.
Nucini: Ciao, ciao, ciao.
TELEFONATA N.5356 del 28.11.2004 ore 20.16.
Bergamo: Danilo...
Nucini: Sì, Paolo, ciao.
Bergamo: Com’è andata?
Nucini: Tutto a posto, due a due.
Bergamo: Uhm.
Nucini: Sì, tutto a posto, due ammoniti per parte nel primo tempo.
Bergamo: Uhm, due a zero, due a due, mi sembra.
Nucini: Sì, esatto, zero a due, due a due.
Bergamo: Due a due.
Nucini: Sì, sì, infatti…
Bergamo: Tutto tranquillo?
Nucini: Sì, sì, al mister... l’unico sale nella coda è stato sul secondo gol del “Verona”, no?
Bergamo: Uhm.
Nucini: Che i giocatori sono andati a protestare nei confronti del... del... dell’assistente, no?
Bergamo: Uhm.
Nucini: Cicoianni.
Bergamo: Eh.
Nucini: E l’unico s’è visto un po’ pressato, mentre magari Vassilli ha detto: a  me sembra buono; alla parola “a me sembra” nel sottopassaggio hanno un  po’ protestato: ma il tuo assistente ha detto “mi sembra”, “mi sembra”;  faccio: guarda, avrà sbagliato i termini della frase, l’avete così preso  di soprassalto e non sapeva più... e non ha trovato più le parole  opportune, però è buono, state tranquilli.
Bergamo: Uhm, uhm.
Nucini: Infatti poi loro l’han visto in televisione e han visto che era buono e  gliel’hanno anche detto e a fine partita si è anche tranquillizzato,  però io gli ho detto: “Cico”, “cazzo”... (ride)
Bergamo: Eh, eh.
Nucini: Gli ho detto: “Cico”, “porca puttana”.
Bergamo: Come fa a sembrarti buono? (Ride)
Nucini: (Ride) Come fa a sembrarti buono? Ma di’, “cazzo”, ormai l’hai fatta, fatti vedere... dai certezza, no? Se no... hai capito?
Bergamo: Ma tutte le volte, ma che ti devo dire?
Nucini: Se poi... se poi le immagini danno torto t’immagini? Quello lì il  secondo tempo come lo fa? Gli rompono le “balle” a ogni segnalazione,  capito?
Bergamo: Uhm, uhm, uhm...
Nucini: No, poi tutto... tutto bene.
Bergamo: Va bene, e continua così, Danilo.
Nucini: Grazie, Paolo.
Bergamo: Bene.
Nucini: Okay, un abbraccio.
Bergamo: Un abbraccio, ciao.
Nucini: Ciao, ciao, ciao.
TELEFONATA N.8523 del 12.12.2004 ore 19.07.
Pairetto: Pronto?
Nucini: Gigi, Danilo, ciao.
Pairetto: Pronto?
Nucini: Gigi, mi senti? Pronto?
Pairetto: Ciao, “Dani”.
Nucini: Ciao, ciao.
Pairetto: Com’è?
Nucini: Scusa il ritardo, ma ho dovuto chiudere il rapporto e poi sono uscito scortato, quindi…
Pairetto: Ah, sì?
Nucini: Sì, sì, no, tutto bene, io sono riuscito a essere tranquillo, sereno,  sorridente, una partita che dal “trentasette…”, fino al trentasettesimo  era praticamente dominata, tranquilla, avevo a fine primo tempo due  ammoniti, uno per parte, e poi nel secondo tempo il “Perugia” cercava di  pervenire al pareggio, il “Verona” aveva fatto un paio di falli decisi,  ho ammonito due giocatori del “Verona”, si stava giocando, lasciavo il  vantaggio, cioè tutto sotto controllo, al trentasettesimo del secondo  tempo su un fallo fischiato a favore... chiaramente il “Perugia” giocava  malissimo, stava giocando malissimo, il “Verona” stava giocando molto  bene.
Pairetto: Sì.
Nucini: E  fin dall’inizio della partita chiaramente il “Perugia” la metteva sulla  bagarre, sulla polemica, sul nervosismo, sulle ripicche, cercavano di  buttarsi in area di rigore, tutte queste cose, in area di rigore  andavano a cercare di fare sfondamento e tutte queste robe qua, però poi  il primo tempo io l’ho inquadrata, nel secondo tempo giocavano, anzi  devo dirti che ho dovuto fare due ammoniti al “Verona” perché  soffrivano, e no, però a parte il secondo tempo…
- A questo punto cade la linea -.
TELEFONATA N.16228 dello 06.01.2005 ore 18.55.
Pairetto: Pronto?
Nucini: E sono Danilo, Gigi, ciao.
Pairetto: Ciao, “Dani”, ciao.
Nucini: Ciao, caro, tutto a posto, eh.
Pairetto: Tutto bene?
Nucini: Sì, sì, tutto bene, nessun episodio, partita difficile, però diretta bene, sì, sì, partita difficile perché comunque…
Pairetto: Tosta?
Nucini: Ah?
Pairetto: Dico, è stata tosta?
Nucini: E beh, sì, il primo tempo molto impegnativo, poi l’ho tenuta tranquilla, l’ho gestita bene, (incomprensibile) ... uno o due, però nulla da recriminare da parte di nessuno.
Pairetto: Sì?
Nucini: Sì, sì, sì, no, proprio zero, zero in assoluto, anzi devo dirti che chi  ha perso ha avuto un ottimo rapporto... cioè proprio non ha detto  niente, anzi, anzi ha detto: oggi proprio non abbiamo nulla da dire,  abbiamo perso, ma non abbiamo nulla da dire; quindi... e siamo andati  bene tutti insomma.
Pairetto: Sì, sì, bene, bene.
Nucini: Abbiamo evitato di correre rischi, non abbiamo sbagliato, siamo stati  fortunati, gli episodi che dovevamo centrare li abbiamo centrati.
Pairetto: Uhm, uhm.
Nucini: Quindi non hanno nulla da recriminare.
Pairetto: Bene, bene, bene, meno male.
Nucini: E sì, era tosta, impegnativa.
Pairetto: Uhm.
Nucini: Sì, perché insomma, sai, sono due squadre che giocano molto bene,  quindi... no, però il “Verona” è una squadra cinica, due occasioni, due  gol, cioè non c’è niente da fare.
Pairetto: Sì, sì, proprio sono arrivati “tum tum”.
Nucini: “Tum tum”, questi vanno giù, tranquilli, il possesso di palla, “papam  papam”, gli altri grande volume di gioco, grandi occasioni, calci di  punizione al limite, arrivano lì lì poi s’impantanano, non ce la fanno a  dare il tocco finale, son passati in vantaggio, eh.
Pairetto: Uhm, uhm.
Nucini: Poi han preso il gol dopo due minuti, quindi, voglio dire, cioè una squadra che... fare gol dopo due minuti.
Pairetto: Uhm.
Nucini: Che poi ha sbagliato un paio di occasioni molto buone veramente, una un  calcio di rigore, poi come spesso accade sbagli e vieni punito e gli  altri fanno gol, poi gli ultimi venti minuti, sull’uno a due, partita  giocata, non c’è stato nervosismo, controllata bene insomma.
Pairetto: Sì, sì, sì, il “Verona” comunque è una squadra che sta facendo bene ultimamente, eh.
Nucini: Sì, sì, sì, guarda, sta giocando molto forte, sta giocando bene,  l’allenatore è molto bravo, lo ammettono anche... l’hanno detto anche i -  (incomprensibile) - della squadra ospite, hanno veramente un ottimo allenatore, perché poi ha dei vecchietti, ma li sa gestire bene.
Pairetto: Sì, sì.
Nucini: Azzecca i cambi, no, sta facendo bene, aoh, poi non so se riesce a durare, perché la squadra è su di età, eh.
Pairetto: Sì.
Nucini: Quindi, sai, e beh, insomma sono abbastanza noti i più importanti della  squadra, però, sai, secondo me, finché dura loro vanno avanti, poi  dopo…
Pairetto: Certo, certo.
Nucini: Mettono fieno in cascina, poi quello che è…
Pairetto: (Ride)
Nucini: (Ride) Poi alla fine vedranno dove si trovano.
Pairetto: Poi vedranno dove si trovano magari.
Nucini: Esatto, esatto.
Pairetto: Bene.
Nucini: Va bene.
Pairetto: Grazie, “Dani”.
Nucini: Grazie a te, Gigi.
Pairetto: Ci sentiamo, a presto, “Dani”.
Nucini: Sì, grazie.
Pairetto: Ciao, ciao.
Nucini: Ciao, ciao, ciao.
TELEFONATA N.19037 del 16.01.2005 ore 18.35.
Pairetto: Pronto?
Nucini: Ciao, sono Danilo, Gigi.
Pairetto: Ueh, ciao, “Dani”, come stai?
Nucini: Bene, tutto okay.
Pairetto: Tutto a posto?
Nucini: Sì, sì, tutto bene, nessun problema, zero-tre.
Pairetto: Tutto tranquillo, facile?
Nucini: Sì, no, beh, facile non troppo, perché lì è un ambientino un po’ nervosetto.
Pairetto: Uhm.
Nucini: Però ci sono cinque ammoniti e un espulso.
Pairetto: Uhm.
Nucini: Tre del... del “Venezia”, due del “Genoa” e l’espulso del “Venezia”.
Pairetto: Sì?
Nucini: Sì.
Pairetto: Come mai?
Nucini: Eh, gli ha dato... dopo che l’ho fischiato gli ha dato una gomitata con l’avambraccio, sì.
Pairetto: Ah, ho capito.
Nucini: Nel primo tempo, ho fischiato perché... (incomprensibile)
Pairetto: Nel primo tempo?
Nucini: Sì, sì, nel primo tempo, sì, sì.
Pairetto: L’espulsione?
Nucini: Sì, sì, sì, sì.
Pairetto: Ah, ho capito.
Nucini: Al quarantesimo.
Pairetto: (incomprensibile)?
Nucini: Sì, ma poi proprio in un momento dove lui... anche lui non aveva dato  segni di… però sono passati in svantaggio, si sono un po’ innervositi,  poi ho fischiato un fallo, perché l’hanno spinto a centrocampo, lui s’è  girato, cioè s’è girato, ha mollato volontariamente, dopo il fischio, ha  fatto partire l’avambraccio e ha colpito l’avversario così.
Pairetto: Ho capito.
Nucini: Però... rosso, e basta, lui è uscito, a fine partita è venuto a scusarsi.
Pairetto: Uhm, uhm.
Nucini: E dice: mi dispiace, non volevo; e va beh, okay, e basta, poi il resto  normale, non ci sono stati episodi, non c’è stato niente, quindi...  zero-tre pulito.
Pairetto: Tre a zero, quindi proprio…
Nucini: Sì, sì, poi gli ultimi... poi infatti quando erano sullo zero - tre poi  praticamente bisognava stare più che altro attenti a evitare che...  perché questi continuavano a giocare comunque sia senza... giocavano  comunque alla grande, quindi gli altri erano “in bambola” e bisognava  stare attenti che magari questi non si facessero prendere da qualche  raptus di nervosismo…
Pairetto: Sì, sì.
Nucini: E potessero... capito? Farsi vendetta, ecco, con qualche (incomprensibile)...
Pairetto: Certo, certo.
Nucini: Perché magari si sentivano umiliati dagli altri, ma... va beh, ho  fischiato... sono stato attento a evitare questo ed è andata via così.
Pairetto: Bene, bene.
Nucini: Ci vediamo domani allora?
Pairetto: D’accordo, “Dani”, ci vediamo domani a Milano, eh.
Nucini: Va bene, grazie.
Pairetto: Ciao, Danilo.
Nucini: Ciao, Gigi, un abbraccio.
Pairetto: Ciao, un abbraccio anche a te, ciao.
Nucini: Ciao, ciao.
TELEFONATA N.23425 del 26.01.2005 ore 20.53.
Pairetto: Pronto?
Nucini: Gigi, Danilo, ciao.
Pairetto: Ciao, “Dani”, ciao.
Nucini: Ciao, ciao.
Pairetto: Come stai?
Nucini: Bene, tutto a posto.
Pairetto: Tutto bene?
Nucini: Sì, solo un episodio all’inizio della partita, no?
Pairetto: Eh.
Nucini: Su un contrasto al limite dell’area di rigore e sembra... secondo  l’osservatore, sembra che lui abbia... il portiere della “Roma”, abbia  preso la palla con la mano fuori dall’area di rigore e che non era solo  un calcio di punizione ed anche un’ammonizione, secondo lui.
Pairetto: Uhm...
Nucini: Io ho detto: 'Ma, guarda, io ho visto questo contrasto, secondo me è  stato un contrasto tra due giocatori e poi ho lasciato giocato, perché  c’era un nettissimo vantaggio a favore della Roma che tirava in porta,  quindi…'; 'eh', dice, 'però c’era fallo di mani'; e va beh, però se fa  gol?
Pairetto: Uhm.
Nucini: Io  gli ho detto: 'Dalla mia posizione non potevo vederlo; e poi allora ha  chiesto all’assistente: tu non hai visto che…; dice: no, a lui non l’ho  visto'; però, ecco, questo è quello che m’ha detto l’osservatore, però  sinceramente lì al momento... hai capito cosa sto intendendo, no?
Pairetto: Sì.
Nucini: Cioè il portiere va addosso praticamente a un giocatore della “Roma”.
Pairetto: Sì.
Nucini: Ma è un contrasto in pratica, no?
Pairetto: Uhm, uhm.
Nucini: E lui... lui dice che in quel momento il portiere, fuori dall’area di rigore, ha toccato la palla con la mano.
Pairetto: Eh.
Nucini: Io non ho ritenuto... cioè il fallo di mano non l’ho visto che…
Pairetto: Non l’hai visto proprio?
Nucini: No, non ho visto che l’avesse fatto fuori dall’area di rigore.
Pairetto: Ah...
Nucini: E l’ho ritenuto un contrasto di gioco e ho lasciato proseguire, perché  la palla l’aveva il giocatore della “Roma”, che ha tirato, poi non è  riuscito a fare gol, allora io scherzando con Salvatore ho detto: ma,  scusa, e se fa gol? E se fa gol non ti dico niente; ah, bravo, gli ho  detto, se fa gol non mi dici niente; e quindi tu il fallo di mano che ha  fatto fuori dall’area di rigore non l’hai visto? E come facevo a  vederlo? Era difficile che potessi intuirlo o vederlo, non sono in linea  io con la linea dell’area di rigore, quindi... ecco, l’unica cosa è  questa, ma…
Pairetto: Sì, sì, ho capito.
Nucini: Niente di che insomma...
Pairetto: Sì, sì, sì, per il resto partita…
Nucini: Per il resto tutto bene.
Pairetto: Bene.
Nucini: Tre ammonizioni, sì, sì, tre ammonizioni nel primo tempo, il gol pulito, nessun episodio contestato.
Pairetto: Uhm, uhm, uhm.
Nucini: Una partita agonisticamente valida, per niente spigolosa, cioè tutto  bene insomma, è solo questo quello che m’ha fatto notare l’osservatore,  che io sinceramente... nessuno se n’è accorto, no? E nessuno ha detto  niente.
Pairetto: Nemmeno in campo? Niente, no?
Nucini: No, no, niente, ma forse perché io ho lasciato giocare, perché s’è concretizzato un vantaggio, hai capito?
Pairetto: Uhm, uhm.
Nucini: Cioè un vantaggio.
Pairetto: Sì, sì, la possibilità di tirare, sì, sì.
Nucini: La possibilità di tirare, capito? Ecco, poi il portiere comunque e l’altro giocatore (incomprensibile) allora ho fischiato, dopo che ha tirato e l’azione non s’è  concretizzata, perché è stata immediata, allora dopo ho fischiato,  perché l’azione non poteva proseguire con il portiere a terra, no? Anzi  poi c’è stata una respinta e la palla è uscita dall’area di rigore, sono  entrati in possesso di palla quelli della “Fiorentina”, però ho  comunque fischiato perché il portiere era a terra, e però... ecco, forse  perché ho lasciato giocare e allora nessuno ha detto niente.
Pairetto: Uhm.
Nucini: E però... ecco, lui m’ha detto questo, ho detto: va beh, guarda,  ascolta, io ti ripeto, ho lasciato giocare perché ho visto... per me è  stato un contrasto non falloso, poi che tu mi dica che l’abbia presa  con... invece che le mani erano fuori dall’area di rigore, vabbè, io  questo non l’ho visto.
Pairetto: Sì, sì, sì, sì.
Nucini: Cioè dalla mia posizione non potevo intuirlo.
Pairetto: Uhm, uhm.
Nucini: E a intuito non posso andare.
Pairetto: No, no, certo, certo.
Nucini: Allora io poi…
Pairetto: Se uno non lo vede.
Nucini: Ah?
Pairetto: Se uno non lo vede, non è che…
Nucini: Eh, bravo, esatto, poi io scherzando ho detto: e va beh, ma se però  veniva fuori il gol? Se veniva fuori il gol non ti dicevo niente; e già,  se fischiavo... (ride)
Pairetto: Uhm, uhm.
Nucini: No, poi l’abbiamo messa sul ridere.
Pairetto: Uhm, uhm, va bene, gente poca, sì?
Nucini: Sì, saranno stati un quindicimila, diecimila più o meno, sì..
Pairetto: Uhm, uhm.
Nucini: Un freddo, gelido.
Pairetto: Freddo, ho visto anche... io guardavo adesso il telegiornale e giù, nel centro sud Italia c’è stata la neve, eh.
Nucini: Sì, sì, da noi niente, giù tanta.
Pairetto: Infatti
.Nucini: Che forse servirebbe da noi, che si va in montagna... (ride)
Pairetto: (Ride) E' vero.
Nucini: (Ride) Va bene, Gigi.
Pairetto: Okay, “Dani”.
Nucini: Ciao, un abbraccio.
Pairetto: Grazie, un abbraccio anche a te, eh.
Nucini: Grazie, Gigi, un abbraccio ancora.
Pairetto: Okay, a presto allora, ci sentiamo, ciao, “Dani”, ciao.
Nucini: Sì, ciao, ciao, ciao.
TELEFONATA N.24012 del 30.01.2005 ore 18.26.
Pairetto: Pronto?
Nucini: Gigi, Danilo, ciao.
Pairetto: Ciao, “Dani”, ciao, ciao.
Nucini: Ciao, ciao, allora tre rigori.
Pairetto: Uhm.
Nucini: Uno per l’ “Ascoli” e due per... per…
Pairetto: Per il “Torino”.
Nucini: Per il “Torino”, sì, sì, tutto a posto.
Pairetto: Sì.
Nucini: Nove ammoniti.
Pairetto: L’ho vista in televisione, adesso che sono in Francia per la “Uefa”, no?
Nucini: Ah, sei in Francia? Scusa, non lo sapevo.
Pairetto: No, no, no, nessun problema, sono in camera e prende solo “Rai uno”.
Nucini: Ah, ah...
Pairetto: Il primo del “Torino” mi sembrava così così, eh, non so, dalla televisione, eh, mi sembrava che questo salta colpendo di testa.
Nucini: E nello stesso tempo gli ha dato anche una ginocchiata, l’ha affossato, sì, sì, sì.
Pairetto: Ah, ecco, perché in televisione non…
Nucini: Sì, sì, sì.
Pairetto: (incomprensibile).
Nucini: Eh, nello stesso tempo che colpiva di testa lo affossa e gli dà una ginocchiata.
Pairetto: Televisivamente parlando, devo dirti, non dava l’impressione del calcio di rigore, mentre gli altri due direi…
Nucini: Sì, no, vabbè, gli altri due... sì, sì, i classici, gli altri due classici.
Pairetto: Sì.
Nucini: Questo forse... penso, questo forse è difficile da dare.
Pairetto: Eh, infatti.
Nucini: Però…
Pairetto: Siccome salta alto alto e colpisce di testa nettamente, no?
Nucini: Eh, ma prima... se tu vedi, mentre salta di testa.
Pairetto: No, no, ma io l’ho visto una volta.
Nucini: Sì, sì.
Pairetto: Proprio... cioè, ti dico, proprio una cosa…
Nucini: Di sfuggita, sì, sì.
Pairetto: Sì, sì, sì.
Nucini: No, e proprio mentre salta di testa gli dà proprio anche la  ginocchiata, hai capito? E quindi, cioè, gli impedisce proprio di  saltare.
Pairetto: Uhm.
Nucini: E’ chiaro che lui colpisce la palla, però impedisce all’avversario di  saltare, quindi è un rigore di irruenza, ecco, di fallo di irruenza.
Pairetto: Uhm.
Nucini: Ma in area di rigore queste cose qui.
Pairetto: No, ti dico, l’ho visto al volo, quindi non posso…
Nucini: Uhm.
Pairetto: Dare giudizi.
Nucini: No, almeno dal campo era piuttosto solare insomma, piuttosto netto.
Pairetto: Sì.
Nucini: Cioè perché si vede bene bene anche il movimento delle sue gambe, le  sue ginocchia, no? Che gli dà una ginocchiata, infatti lui va a terra,  poi esce anche, perché non sta in campo per il rigore, esce anche,  perché ha ricevuto una ginocchiata ed è dovuta entrare la barella,  quindi…
Pairetto: Sì.
Nucini: E si è fatto male.
Pairetto: Uhm, uhm.
Nucini: Poi nove ammoniti, cinque da una parte e quattro dall’altra.
Pairetto: Uhm.
Nucini: Era spigolosa la partita, no?
Pairetto: Eh...
Nucini: Però insomma altre cose, altri episodi non ce ne sono stati insomma.
Pairetto: Bene.
Nucini: A parte i tre rigori insomma, (ride), sono già tanti come episodi.
Pairetto: (Ride), tre rigori mi sembra già non male, eh...
Nucini: Eh?
Pairetto: Tre rigori non è male insomma.
Nucini: Esatto, sì, ti dicevo, altri episodi non ce ne sono stati ho detto io, no? Ma già tre rigori... esatto... (ride)
Pairetto: (Ride)
Nucini: Già tre rigori sono tanti, va bene, Gigi.
Pairetto: Bene.
Nucini: E quanto stai lì?
Pairetto: Tutta la settimana.
Nucini: Ah, caspita, ah, ah, ho capito, e vabbè...
Pairetto: Sì, sì, no, c’è il raduno degli…
Nucini: Degli arbitri?
Pairetto: Sì, sì, abbiamo il raduno... (incomprensibile)... nuovi
Nucini: Eh.
Pairetto: E gli internazionali... domani cominciano gli altri fino a venerdì.
Nucini: Ah, però, però.
Pairetto: Sì, sì.
Nucini: E vabbè...
Pairetto: Bene.
Nucini: Okay, Gigi, grazie.
Pairetto: Okay, “Dani”, ci sentiamo, grazie a te, eh.
Nucini: Un abbraccio, ci sentiamo, ciao, grazie.
Pairetto: Ciao, ciao.
Nucini: Ciao, ciao.
TELEFONATA N.26974 del 13.02.2005 ore 18.19.
Pairetto: Pronto?
Nucini: Ciao, Gigi, sono Danilo.
Pairetto: Ciao, “Dani”.
Nucini: Ciao, caro.
Pairetto: E allora? Com’è andata?
Nucini: Tutto a posto.
Pairetto: Tutto bene?
Nucini: Tutto bene, sì, sì.
Pairetto: Hai fatto un buon... un buon rapporto, sì? Subito vi siete…
Nucini: Sì, sì, all’inizio, prima ancora, ci siamo incontrati, abbiamo... lui  “giusta…”, è stato carino, eh, m’ha detto: io non ci voglio cascare,  perché non sono io, sono i giornalisti che vogliono creare il caso, io  non c’entro niente; faccio: no, guarda, io ho capito perfettamente;  infatti poi a fine partita ci siamo dati ancora la mano.
Pairetto: Uhm...
Nucini: Lui poi m’ha portato la maglia, no, no, tutto bene.
Pairetto: Bene, tutto bene, eh.
Nucini: Sì, è vero, no, poi dopo la partita tutto okay, non ci son stati episodi.
Pairetto: Uno a zero.
Nucini: Sì, sì, zero a uno, cioè il risultato giusto era il pareggio, però,  sai, questi all’inizio han preso un palo e se segnavano loro vincevano  loro.
Pairetto: L’ho visto un attimo fa, l’han fatto vedere questo.
Nucini: Eh, infatti.
Pairetto: C’è un palo lì, eh.
Nucini: Esatto, esatto, e poi basta, poi il Cosmi, Serse, alla fine dice: ma un  minuto solo di recupero? Faccio: Serse…; nello spogliatoio, faccio:  Serse, scusami un attimo, cioè trenta secondi le sostituzioni, un minuto  le barelle, non c’è stato... ci sono state due sostituzioni, se faccio  due minuti, sei contento tu e a termini di regolamento “s’incazzano”  loro e hanno ragione loro, quindi due sostituzioni... cioè non è che  posso fare…; cioè l’unica cosa, ma è stato un dialogo nel  sottopassaggio, nulla più, no?
Pairetto: Sì, sì, sì.
Nucini: Cioè questo a dimostrazione del fatto che non avevano altre cose da imputarci insomma.
Pairetto: Sì, sì, sì.
Nucini: Anche il Preziosi, a fine partita, il presidente Preziosi è venuto  nello spogliatoio, m’ha detto: Nucini, la nostra stima nei suoi  confronti, anche se abbiamo perso, è immutata, lei è un grande arbitro,  ci scusi della “maretta” nel sottopassaggio, però, sa, la tensione,  stiamo giocando male, abbiamo giocato male, è un periodo nero.
Pairetto: Uhm...
Nucini: E basta, dico: no, no, per me l’argomento è finito qua, è chiuso qui; cioè tutto qua, no, no, tutto bene.
Pairetto: Bene, bene, sono contento.
Nucini: Eh, anch’io, sì, perché era importante.
Pairetto: La partita poi non era mica facile, eh.
Nucini: No, non era per niente facile, devo dirti che loro mi hanno anche  accettato subito, Baiocco ha provato a mettere in difficoltà la partita,  l’ho inquadrato subito e nel secondo tempo m’ha dato anche una mano,  strano, ma m’ha dato anche una mano.
Pairetto: Bene, bene, bene.
Nucini: Quindi…
Pairetto: Son contento.
Nucini: Okay.
Pairetto: Molto bene, “Dani”.
Nucini: Grazie.
Pairetto: Anche Gaucci è venuto a salutarti?
Nucini: Sì, sì, sì, prima della partita naturalmente.
Pairetto: Sì, sì, bene, bene.
Nucini: E anche dopo la partita, ma dopo la partita m’ha detto: te l’ha portato la maglia Coly? Sì, sì, me l’ha portata, (ride), e basta.
Pairetto: Bene, bene, è una cosa simpatica, via...
Nucini: Sì, sì.
Pairetto: Mi fa piacere, mi fa piacere.
Nucini: E’ stata veramente una cosa molto simpatica, è vero.
Pairetto: Bene.
Nucini: Meglio così, okay.
Pairetto: Okay.
Nucini: Un abbraccio, Gigi.
Pairetto: Grazie, eh, ciao.
Nucini: Ci sentiamo.
Pairetto: A presto, ciao, ciao.
Nucini: Ciao, Gigi, ciao, ciao, ciao.
TELEFONATA N.30472 del 26.02.2005 ore 21.29.
Pairetto: Pronto?
Nucini: Gigi, Danilo, ciao.
Pairetto: Ciao, Danilo.
Nucini: Ciao, tutto a posto, eh.
Pairetto: Tutto bene?
Nucini: Sì, sì, tutto bene.
Pairetto: Specialmente gli ultimi... dopo aver ripreso il gioco hai fatto tutto benissimo.
Nucini: Come, scusa?
Pairetto: Perfetto, gli ultimi quaranta secondi perfetti, sì, sì.
Nucini: Sì, sì, sì.
Pairetto: (Ride)
Nucini: (Ride)
Pairetto: No, no, bene, bene.
Nucini: Sai che a un certo punto mi son detto: ma che è? Non ci vedo più io? Proprio una frazione di secondo, no?
Pairetto: Sì, sì, poi mancavano quaranta secondi, “porca malora”, via.
Nucini: Ma “porca miseria”, ragazzi, ma guarda, incredibile, no, però tutto bene, dai.
Pairetto: Bene, bene, meno male.
Nucini: E’ stato molto contento anche l’osservatore.
Pairetto: Ho visto, ho visto, senza proprio…
Nucini: Sì, sì, sì, sì, senza…
Pairetto: Non ha potuto proprio dir niente.
Nucini: Eh, il primo tempo difficile, cioè difficile, spigoloso.
Pairetto: Difficile, no, no, secondo me non era una partita facile, eh.
Nucini: Non era una partita facile, è vero.
Pairetto: No, no.
Nucini: Poi dopo invece…
Pairetto: Uhm...
Nucini: Dopo invece hanno accettato e infatti m’aspettavo una reazione anche  più forte dopo lo zero a uno, invece niente, forse non erano neanche  convinti loro.
Pairetto: Il “Brescia” mi sembra proprio spento ormai, eh.
Nucini: Sì, sì, sì, sì.
Pairetto: Onestamente mi sembra…
Nucini: Ha giocato male, ha giocato male.
Pairetto: Uhm...
Nucini: Ma anche loro a fine partita me l’hanno detto, cioè hanno detto:  “Nuccio”, tu hai arbitrato bene, proprio siamo noi che abbiamo giocato  male.
Pairetto: Uhm, male male in verità.
Nucini: Sì, sì, mi sa che se vanno così…
Pairetto: E mi sa che siano già belli incamminati, eh...
Nucini: Eh, sì, sì, sì, eh, ma non hanno niente, non…
Pairetto: Uhm, uhm...
Nucini: Mettono tutto sulla grinta, sul rompere le scatole.
Pairetto: Sì, sì, però…
Nucini: Rompere i “coglioni”, però non serve a niente, bisogna giocare al calcio.
Pairetto: Uhm, uhm, e lo so, infatti, ma la “Sampdoria” ha giocato meglio a dir la verità.
Nucini: “Urca miseria”, veramente una grossa squadra, ha fatto una grande  grande grande partita, poi han pensato a giocare senza tanti fronzoli.
Pairetto: Sì, sì, poi le occasioni più grandi le hanno avute loro.
Nucini: Sì, sì, han giocato praticamente nella loro metà... cioè quasi quasi  tutta la partita nella loro metà campo, quindi... voglio dire, gli altri  sporadicamente son venuti su, ma inconcludenti.
Pairetto: Uhm, sì, sì.
Nucini: Senza grandi... era al settimo cielo chiaramente la “Sampdoria”.
Pairetto: Va beh, proprio un bel salto, Madonna!
Nucini: E’ un grosso risultato.
Pairetto: Infatti han dato spettacolo, loro non erano partiti nemmeno tanto bene e invece…
Nucini: Eh, poi... esatto.
Pairetto: Poi invece, “Dio buono”, sta facendo bei risultati, è vero.
Nucini: Loro hanno un bell’allenatore, eh.
Pairetto: Sì.
Nucini: E’ tosto, però secondo me legge bene le partite.
Pairetto: Sì, sì, le legge in campo, ha fatto tutto bene ultimamente.
Nucini: Sì, è vero, è vero, è un ottimo allenatore, sì, sì.
Pairetto: Bene.
Nucini: Bene, dai, adesso ho un lungo viaggio.
Pairetto: E sì, di ritorno.
Nucini: Di ritorno... (ride)
Pairetto: (Ride) Okay, “Dani”
Nucini: Grazie, un abbraccio.
Pairetto: Ciao, a presto, ciao.
Nucini: Grazie, ciao, ciao, ciao.
TELEFONATA N.34551 del 13.03.2005 ore 18.45.
Bergamo: Danilo...
Nucini: Ciao, Paolo.
Bergamo: Com’è andata a Cesena?
Nucini: Tutto bene, per noi tutto bene, mi hanno preparato un ambientino particolare.
Bergamo: Come mai?
Nucini: Credo... cioè io... sai, non è che puoi dire con certezza le cose, però  questi qua sono quattro anni che sono in serie “C” e li ho arbitrati  due volte, sono arrivato lì, all’ingresso in campo, mi sono trovato uno  striscione in curva con scritto: Nucini, questa non la vendi; e poi  dopo, durante la partita, tutti i cori per Treossi: abbiamo un arbitro  di merda; cioè per dire che al posto di Treossi c’è un arbitro di merda;  io all’inizio della partita non l’ho visto, lui è entrato nello  spogliatoio, io ero al massaggio, non s’è degnato neanche a venire a  salutare e io a quel punto lì... e poi, quando sono entrato in campo, è  entrato nello spogliatoio proprio per evitare di incrociarmi, io a fine  partita a quel punto non l’ho salutato, con tutti gli altri sono stato  molto corretto, disponibile, gentile, educato, a lui proprio non gli ho  stretto la mano, perché a questo punto evidentemente questo... non so  che “cacchio” vuole, m’ha preparato un terreno incredibile, durante il  primo tempo mi rendevo conto subito, dalle prime battute della partita,  che questi non avevano un minimo di accettazione a niente, dopo dieci  minuti ne ho ammonito uno, perché dopo due, tre volte che dicevo ai  giocatori: ragazzi, se non siete d’accordo sulla decisione, venite, io  ve lo spiego, però questo gesto di mandare a quel paese non sta bene,  okay? Al decimo ne ho dovuto ammonire uno, perché continuavano a farlo, e  hanno smesso, ti dico, guarda, un primo tempo messo proprio sulla  confusione, sul “casino”, chiaramente anche lo sbilanciamento dei falli è  stato notevole, cioè a danno del “Cesena” e a favore del “Torino”,  perché il “Torino” è venuto lì per giocarsi la sua partita e questi  l’hanno messa sulla bagarre, sulla confusione, sui falli e chiaramente  io ho il dovere di tutelare una squadra che voleva giocare al calcio.
Bergamo: Certo, Gaspare cosa ha detto?
Nucini: Bene, bene, lui non ha letto quest’aspetto qui durante il primo tempo,  no? Dice: hai fatto troppa prevenzione, due, tre falli al limite  dell’area, secondo me…
Bergamo: Uhm.
Nucini: Lui non ha capito bene questo... quest’aspetto della partita nel primo  tempo, dove c’è stato questo sbilanciamento dei falli, no?
Bergamo: Uhm, uhm.
Nucini: E questa prevenzione, gli ho detto: guarda, non so se tu ti sei reso  conto che nel primo tempo non c’è stata assolutamente accettazione da  parte dei giocatori…
Bergamo: Uhm, uhm, uhm.
Nucini: Probabilmente per un clima creato ad arte, è chiaro che se non faccio  prevenzione verbale, io qui, alla fine della partita, cosa faccio? Io  nel primo tempo ho fatto due ammoniti, perché ho fatto molta  prevenzione, alla fine della gara ne avevo otto.
Bergamo: Uhm.
Nucini: Cinque del “Cesena”, cioè quindi... gli ho detto: se io non faccio  questo tipo di prevenzione e non uso tutta la mia esperienza possibile,  io non so questa gara qui se la termino in maniera regolare; poi gli ho  detto: e non c’è stata un’entrata fallosa, non c’è stata un’entrataccia,  non c’è stato gioco violento.
Bergamo: Uhm, uhm, uhm.
Nucini: Cioè quindi vuol dire che... siccome lui non aveva letto bene questa  situazione, però io poi gliel’ho spiegata e gli ho detto: guarda, io  questa gara qui la potevo, in queste condizioni qua, arbitrare solo con  l’esperienza che ho, dettata dall’esperienza che ho, con grande  intelligenza e dovevo gestirla.
Bergamo: No, poi l’importante è che tu ti sia sentito sempre la partita in mano e…
Nucini: Sì, sì, sì.
Bergamo: Speriamo anche che quest’altra volta tu peschi la “A”, perché veramente è incredibile.
Nucini: (Ride)
Bergamo: Che ti devo dire, aoh?
Nucini: E vabbè...
Bergamo: Questa volta ce n’erano solo due e una... l’altra volta è toccata a te, vabbè...
Nucini: Vabbè, dai, tanto... beh, questa era una bella partita, peccato che  quell’individuo, secondo me, l’ha preparata male e questo mi dispiace,  perché evidentemente dimostra ancora una volta di essere un piccolo  uomo, come ha sempre dimostrato di esserlo.
Bergamo: Va beh, ma sai, noi l’avevamo già…
Nucini: Sì, lo so, lo so, però... vabbè, vabbè...
Bergamo: Uhm.
Nucini: Mi sono dispiaciuto, perché è veramente un piccolo uomo, però a fine  partita io ho salutato tutti e a lui non gli ho stretto assolutamente la  mano, perché è un piccolo uomo.
Bergamo: Vabbè, tanto lui a noi non ci rappresenta niente, rientra sereno.
Nucini: Sì, sì, Paolo, sono sereno.
Bergamo: Bene.
Nucini: Sono contento, perché poi la squadra ospite ha perso, però ho firmato  le maglie, contentissimi, dice: grazia a Dio, abbiam perso, però  fortunatamente ci hanno mandato un arbitro che tutela le squadre che  vogliono giocare al calcio, l’aspettiamo a Torino, quando vuole; no, no,  contentissimi proprio.
Bergamo: Noi non abbiamo dubbio.
Nucini: (Ride), okay, Paolo, un abbraccio, Paolo.
Bergamo: Bene.
Nucini: Un abbraccio, Paolo, mi senti?
Bergamo: Sì, sì, avevo perso un attimo la voce.
Nucini: Ah, ho capito, ho capito, no, volevo dirti, un abbraccio, rientro adesso, Paolo.
- A questo punto cade la linea -.
TELEFONATA N.41198 dello 02.04.2005 ore 13.43.
Pairetto: Pronto?
Nucini: Gigi, Danilo, ciao.
Pairetto: Danilo, ciao, ciao, Danilo.
Nucini: Ho saputo, quindi…
Pairetto: Infatti, sì, sì, tutto annullato, ecco.
Nucini: Okay, noi siamo qui.
Pairetto: Dove?
Nucini: Al ristorante, a Venezia.
Pairetto: Eh.
Nucini: A Gualdo Tadino, va beh, mangiamo e poi torniamo a casa.
Pairetto: Beh, sai che non ti paghiamo la ricevuta, ecco, questo è a tue spese, eh.
Nucini: Sì.
Pairetto: Non facendo la partita risparmi, eh.
Nucini: Sì, va bene, va bene, però... (ride)
Pairetto: (Ride)
Nucini: E mi entra di traverso... (ride)
Pairetto: No, scherzi a parte, niente, no, ti rientra, mangiate tranquilli e poi rientri.
Nucini: Sì, va bene, d’accordo, va bene, okay.
Pairetto: Poi vedremo quando la rifaremo, eh.
Nucini: Sì, sì, d’accordo, l’assistente Giancarlo Rubino si deve organizzare anche per il volo di rientro.
Pairetto: E sì, più in fretta che può, eh, infatti...
Nucini: E infatti.
Pairetto: Ne prende uno, parte e va.
Nucini: Infatti, infatti, infatti, va bene.
Pairetto: Okay?
Nucini: Un abbraccio.
Pairetto: Grazie, ciao, ciao, ciao.
Nucini: Ciao, ciao, ciao.
TELEFONATA N.40577 del 20.04.2005 ore 23.41. (dopo Fiorentina-Messina 1-1)
Bergamo: Danilo...
Nucini: Sì, Paolo, ciao.
Bergamo: Allora?
Nucini: Tutto okay... (incomprensibile)
Bergamo: Uhm.
Nucini: Ho provato ad essere morbido, però in alcune occasioni non... era impossibile, perché l’ambiente era ostile.
Bergamo: Uhm.
Nucini: E i giocatori uguale, quindi a volte sorridevo, a volte sdrammatizzavo,  a volte mi son preso anche... magari con Maresca, gli ho detto: guarda…  perché ha fatto un'illazione pesante, gli ho detto: dimmi solo che ho  sbagliato e l’accetto, perché ci sta, ma quello che dici non va bene;  però in alcune occasioni ho dovuto usare il bastone.
Bergamo: Uhm.
Nucini: E poi penso che gli episodi... gli episodi siano corretti insomma.
Bergamo: Uhm, uhm, uhm.
Nucini: Perché quello là, Maggio, ha simulato apertamente, chiaramente, di aver  subito una gomitata allo sterno, cioè quindi parliamo tanto di  violenza, di cosa, di esasperazione, questo qua è un professionista, mi  prende “per il culo” e... e esaspera lo stadio e allora vai a casa,  visto che…
Bergamo: Ma cosa... ma l’hai ammonito? Cosa è successo? Non l’ho visto io l’episodio.
Nucini: L’ho ammonito, l’ho ammonito, cioè lui era già stato ammonito per fallo, no...
Bergamo: Uhm.
Nucini: Poi a tre minuti, quattro minuti dal termine si è venuta a creare una  situazione, non mi ricordo, e su una punizione fischiata è andato vicino  all’avversario, l’avversario non gli dice proprio niente, anzi è lui  che va a cercare il contatto, si butta a terra ed è stramazzato al suolo  con le mani al petto e avendo simulato, no? Di aver subìto una  violenza, giallo.
Bergamo: Uhm.
Nucini: Finito, poi due minuti dopo ho buttato fuori Zoro per doppia  ammonizione e poi a un minuto dal termine han pareggiato gli ospiti,  basta, è stata una partita…
Bergamo: No, non l’ho  visto io questo episodio, me lo dice te, boh, dando per buono a quattro  minuti dalla fine, sai, una doppia ammonizione per una simulazione  insomma... va beh, comunque io non l’ho visto, non voglio commentare  cose che non ho visto.
Nucini: No, no, per carità.
Bergamo: Eh, eh.
Nucini: No, no, va beh, Luci... Luciano m’ha detto che possono fare tutte le  moviole che vogliono, ma in generale, nei novantasette minuti di  partita, condivido tutto quello che hai fatto, quindi questo è quello  che m’ha detto.
Bergamo: Uhm.
Nucini: No, questo per la cronaca te lo dico io, ci sono state due espulsioni  per doppia ammonizione insomma, negli ultimi cinque minuti.
Bergamo: Uhm.
Nucini: Una per parte, ecco.
Bergamo: Uhm, uhm, uhm.
Nucini: Poi... ma loro non le hanno contestate, eh, assolutamente, però è  chiaro che loro contestavano una... una punizione che secondo loro io  non ho fischiato, che secondo me invece il giocatore si è buttato appena  visto la linea dell’area di rigore, si è buttato a terra.
Bergamo: Uhm.
Nucini: Loro contestavano quella, non... certo a me... invece poi m’han detto  che Galli diceva che invece Maggio aveva subìto realmente la gomitata,  mentre io mi sono avvicinato, era vicino a Gianmario Cuttica, lui m’ha  detto: secondo me questo meriterebbe un cartellino giallo, perché non  gli ha fatto assolutamente niente l’avversario; e ho detto: ma sai che  forse hai ragione? Quindi... perché veramente... lo vedrai, lo vedrai...
Bergamo: Da come me la racconti, non ho visto niente, non l’avrei ammonito, ti  dico la verità, perché se vi siete scambiati queste opinioni, forse,  giallo, non giallo.
Nucini: No, no, ma noi l’abbiamo  fatto ironicamente, perché così i giocatori ci sentissero, no, cioè  dice: 'Guarda che questo qua meriterebbe l’ammonizione'; cioè l’abbiamo  messa sull’ironia, perché veramente meritava l’ammonizione, non forse,  la meritava.
Bergamo: Uhm, uhm, vabbè, dai, l’importante è che non ci siano cose importanti che hanno deciso il risultato.
Nucini: No, no, assolutamente, no, la partita l’hanno pareggiata loro.
Bergamo: Uhm.
Nucini: Non possono dire assolutamente niente.
Bergamo: Va bene.
Nucini: E quindi... poi la parità numerica è venuta dopo due minuti.
Bergamo: Va bene, poi parlo con Luci, se c’è qualcosa ne parliamo, dai, l’importante che…
Nucini: Sì, no, io sono tranquillo, sì, no, la partita è stata durissima,  quindi qualsiasi cosa era un “casino”, una partita molto impegnativa,  molto dura, mi ha spremuto a livello psicologico praticamente al cento  per cento.
Bergamo: In questa fase il campionato è tutto così, eh.
Nucini: Sì, sì, no, indubbiamente, indubbiamente, indubbiamente, no, no, ma ti  ripeto, ma infatti sono soddisfatto, perché per una partita così  complicata non ci sono episodi che hanno deciso la partita e non possono  neanche recriminare niente, non possono, perché onestamente non vedrei  comunque, visto che il risultato potrebbe non andargli bene, dove  possono attaccarsi.
- A questo punto cade la linea -.
Il teste Nucini ha detto tutta la verità?
- Dettagli
 
	      
