Cosa disse Narducci sulla possibile esistenza delle telefonate di altri  dirigenti con i designatori? "Balle smentite dai fatti", giusto? Bene, è  quanto potremmo dire a proposito delle teoria dei "giovani arbitri"  mandati ad arbitrare la Juventus per favorirla nel campionato 2001-02.  Se dobbiamo individuare una parte significativa della testimonianza in  aula di Facchetti Jr, quella che affronta questa ipotesi d'accusa è  perfetta per illustrare il classico circuito che abbiamo visto tante  volte in questa storia. Alla base di tutto c'è la bassa cultura sportiva  di questo paese, dove chi perde cerca fuori dalla sua casa le colpe  dell'insuccesso; e ad essa si aggiunge la cultura del sospetto che i  media hanno diffuso per tanti anni, quando a vincere era la Juventus. 
Calciopoli è piena di testimonianze che in aula hanno mostrato la loro vera natura: sensazioni, impressioni, "si diceva". 
Le  percezioni non erano ancora entrate nel processo. Ora ci sono anche  quelle. Ci sono entrate con il classico "giro". Un arbitro che si  considera bravo e sottovalutato dai suoi capi, nonché prossimo alla fine  della carriera, stabilisce un solido e duraturo rapporto con il  dirigente di una squadra che perde per demeriti propri e per  inadeguatezza della rosa rispetto agli avversari. Nucini riporta a  Facchetti anche ipotesi da bar dello sport non suffragate dai fatti,  Facchetti le riporta su un foglio di appunti, il figlio sette anni dopo  porta ai pm quel foglio dopo aver ascoltato il "Metti Collina", i pm  prendono ed allegano tutto, i giornalisti sanno tutto di quella  deposizione e di quegli appunti, quasi in tempo reale. Nei giorni dal 28  aprile al primo maggio 2010 virgolettati della deposizione e pezzi di  quegli appunti occupano per quattro giorni tutti i media. Galdi/Piccioni  della Gazzetta, Fulvio Bufi del Corriere, Buccheri de La Stampa e Del  Porto di Repubblica sono i più prodighi di particolari. Risultato:  milioni di lettori vengono informati che, in base alle confidenze di  Nucini, Facchetti aveva scritto negli appunti: "Altro episodio: la  scelta di mandare prevalentemente arbitri giovani, e dunque ritenuti più  facilmente condizionabili, a dirigere la Juve durante il torneo  2001-2002, quello che si concluderà il 5 maggio 2002 con la clamorosa  sconfitta dell'Olimpico (contro la Lazio) e la conseguente  aggiudicazione dello scudetto proprio alla Juventus. Il campionato  «perso a Roma», lo chiama Facchetti nel diario". La sensazione è che  Nucini abbia detto a Facchetti quello che Facchetti voleva sentirsi  dire. Nessuno dei due fa una semplice verifica per accertarsi se è una  cosa seria?
Questa degli "arbitri giovani" non la si era ancora  sentita neppure nei bar dello sport, e come scusa della sconfitta non  era mai stata avanzata neppure nelle piazze telematiche nerazzurre. Da  aprile 2010 questa teoria si diffonde alla velocità della luce, resiste e  resisterà, perché chi l'ha diffusa con i suoi articoli non informa i  suoi lettori che questa fantasiosa ipotesi è crollata in aula. E'  Farsopoli, è la versione mediatica del processo vero, dove la verità è  gestita dai media. Gestita, non cercata e diffusa come dovere  imporrebbe. E' così che si creano le leggende metropolitane tipo il  "Paparesta sequestrato": ampia diffusione di una tesi dell'accusa,  scarsa o nessuna informazione quando la tesi si dimostra inesatta. E' il  livello dell'informazione che abbiamo, e quella sportiva, spesso, è  anche contaminata dal tifo.
Ma la giustizia, per fortuna, non è  quella mediatica, la giustizia è una cosa seria che va rispettata perché  possa essere rispettata. La giustizia vera si esercita nelle caserme  dove si fanno le indagini, nelle procure, nei tribunali, non nelle  redazioni. Le accuse dovrebbero arrivare nei tribunali dopo essere state  verificate in fase di indagine, ed invece in questo processo abbiamo  visto molte accuse nate dalle indagini coordinate da Auricchio cadere  alla prova di fatti che erano facilmente verificabili, come quella che  voleva gli arbitri "fidi" sempre premiati e, viceversa, quelli "ostili" sempre puniti.
Nelle  indagini integrative che hanno portato alla richiesta di poter  ascoltare anche Gianfelice Facchetti, e di nuovo Nucini, Auricchio non  c'entra nulla. Queste ultime indagini le hanno coordinate direttamente i  pm Narducci e Capuano, che sugli "arbitri giovani" potevano anche  delegare alla Polizia Giudiziaria una facilissima verifica prima di  portare questo capitolo in aula, consentendo all'avvocato Prioreschi di  piazzare un facile diretto al viso dell'avversario fattosi trovare con  la guardia abbassata. 
PM Capuano: Suo padre riferì anche di anomalie relative al campionato 2001/2002?
Facchetti: Sì, fece notare, a proposito appunto di quell’anno, come in quell’anno alla società Juventus toccarono una quantità di arbitri molto giovani e che quindi, ovviamente, andando ad arbitrare una società così  importante, avevano molta più paura di sbagliare e, nel timore di  sbagliare, ovviamente favorivano la squadra con il peso maggiore. Questo  era la cosa che fece notare e che, anche questa, è ripresa dagli  appunti.
Bastava consultare un Almanacco del calcio Panini, che  Prioreschi aveva fatto acquisire nell'udienza precedente, e si sarebbe  scoperto che si stata cercando di dare corpo alle ombre.
Avv. Prioreschi: Senta, Lei rispondendo al PM, con riferimento al campionato 2001/2002,  ha detto che Nucini avrebbe detto a Suo padre, chiedo scusa, ma diventa  il detto del detto del detto e quindi… che erano stati mandati ad  arbitrare la Juve tutti arbitri giovani proprio perché…
Facchetti: Parecchi arbitri giovani, sì.
Prioreschi  elenca le 34 partite del campionato 2001-02 con i relativi arbitri e la  Juventus, in sintesi, viene arbitrata dai seguenti arbitri (tra  parentesi le presenze in A e B a fine campionato): Borriello 6 volte;  Paparesta 4 (101); Bolognino 4 (208); De Santis 3 (162); Bertini 3 (79);  Gabriele 3 (56); Cesari 3; Braschi 2; Trefoloni 2 (37); Collina 1  (239); Racalbuto 1 (188); Rodomonti 1 (41), Pieri 1 (34); .
Presidente Casoria: Allora, l’avvocato vuole sapere quali sono i giovani in questo elenco.
Facchetti: Chiedo scusa. Allora, io di questi non Le so dire con esattezza quali  sono gli arbitri esordienti ma, come avevo detto prima, cosa riportata  da mio padre, il... come dire, il controllo non era solo sugli arbitri  esordienti, ma riguardava guardalinee e riguardava osservatori.
Coro di "Ehhhhh" in aula, Fulvio Bufi lamenta che l'aula sembrava lo stadio ma, se si portano come accuse delle  teorie che non si sentivano neppure nei bar dello sport, prima che il  memoriale fosse diffuso dai giornali, e senza neppure fare una verifica,  è difficile conservare "la sacralità". Fulvio Bufi, piuttosto, spieghi perché lui, uno dei giornalisti che aveva diffuso anche questa parte del "Memoriale", non riporta ai suoi lettori la verità emersa in aula (Bufi aveva scritto anche un altro articolo).
Dove sono i "parecchi" giovani arbitri?
Di  nostro aggiungiamo che Bolognino, De Santis, Cesari, Braschi, Collina e  Rodomonti erano tra i dieci arbitri internazionali, con Rosetti  precluso per la Juventus. 
Borriello, Cesari e Braschi lasciarono a fine campionato per raggiunti limiti di età.
In  quel campionato esordirono in serie A: Rizzoli, Palanca, Dattilo,  Cruciani, Cannella, Pieri, Trefoloni e Dondarini. Solo Pieri arbitra la  Juve 1 volta e Trefoloni 2 volte.
Pieri arriva nella Can A e B nel  2000-01, arbitra 16 gare in B, esordisce in A il settembre 2001  (Fiorentina-Atalanta); nel 2001-02 dirige Juventus-Atalanta 3-0 (seconda  di ritorno).
Trefoloni, 17 gare in B l'anno precedente, nel 2001-02  debutta in A alla prima giornata con Udinese-Torino, e arbitra  Juventus-Piacenza 2-0 (quindicesima giornata di andata) e Juventus-Lecce  3-0 (quarta giornata di ritorno).
Tutto questo come se non ci  fosse un sorteggio e fossero i designatori a "mandare" gli arbitri, o  come se il sorteggio fosse truccato, cosa che l'accusa non è riuscita a  dimostrare e che i testi della difesa hanno escluso. Sorteggio che non  era taroccato neppure per la Corte D'appello di Roma, che ha dato torto a Teotino, querelato da Bergamo e Pairetto.
La  fonte che aveva riferito a Facchetti che alla Juventus avevano mandato  molti arbitri giovani è Nucini, che nelle precedenti deposizioni non  aveva parlato di questo fatto, e che lo fa solo dopo aver appreso dai  giornali cosa aveva detto a Napoli Gianfelice Facchetti. Nucini doveva  ben sapere quali e quanti colleghi giovani esordienti avevano arbitrato  la Juventus. Per chi ha qualche minuto in più per leggere, e vuole  approfondire, riportiamo la parte relativa ai "giovani arbitri" del  controesame di Nucini condotto dall'avvocato Prioreschi. Nucini aggiunge  al cocktail di Farsopoli anche le "percezioni", che fanno il loro  ingresso ufficiale nell'aula del tribunale. 
Avv. Prioreschi: Senta, poi Lei ai Carabinieri riferisce un’altra circostanza che non  aveva mai riferito prima e cioè la storia che nel corso del campionato  2001/2002, credo, venissero mandati alla Juventus arbitri giovani perché  così era più facile, no?, che… addomesticarli forse, diciamo così. Se  la ricorda questa circostanza? 
Nucini: Sì, sì.
Avv. Prioreschi: Eh. Presidente, io risparmio la lettura un’altra volta di tutti…  Allora, Le voglio dire una cosa. Lei non l’aveva mai detta questa cosa.  Questa cosa la riferisce prima di Lei Gianfelice Facchetti e Lei,  sostanzialmente, poi il primo dicembre la ripete. La dice perché l’ha  letta nel verbale di Facchetti, o perché era una cosa che in effetti  avevate commentato con...?
Nucini: Lo dico perché è  una cosa che commentavamo insieme, semplice. Se dovessi star qui a  commentare quello che…ehm a raccontare… quello che commentavamo, stiamo  qui una settimana intera.
Avv. Prioreschi: Per me dobbiamo parlare solo di fatti, Nucini.
Nucini: E infatti ho portato i fatti.
Avv. Prioreschi: E infatti li vedo, guardi.
Nucini: Ehhhh (sorride, ndr) Ma scusi la tesser… Mi scusi eh, avvocato, mi permette di farLe una domanda?
Avv. Prioreschi: No.
Presidente Casoria: No. Il teste non può fare la domanda. L’avvocato ha fatto... ora la  informiamo. Ha fatto questa domanda perché prima lui parlava... quando  c’è stata la deposizione di Facchetti ha elencato gli arbitri e parevano  che nessun… pochi erano i giovani, forse quasi nessuno. E quindi voleva  sapere da che avevate ricavato questo dato... che erano giovani,  inesperti, quando invece, secondo l’avvocato, ha fatto un elenco di  arbitri vecchiotti. 
Nucini: Ahhh questo. Beh sì, vabbè, ma comunque... dalle percezioni che si ha... cioè vabbè, intanto... […] sono chiacchiere, quindi lasciamo stare.
Presidente Casoria: Stiamo parlando di età, non di percezioni, l’età è l’anagrafe, l’anagrafe.
Nucini: No, no, ma... allora, secondo noi quelli erano arbitri che comunque rispondevano alle dinamiche del gruppo. Il concetto invece di dire, cioè di dire che… 
Presidente Casoria: Giovani voi avete detto.
Nucini: Il concetto è di dire che, invece, anche gli arbitri giovani potevano essere...
Avv. Prioreschi: No, no.
Nucini: Abbiamo fatto ragionamenti di... eh.
Avv. Prioreschi: Aspetti aspetti, così Le do la possibilità di spiegare perché, visto che sta modificando…
Nucini: Non sto modificando.
Avv. Prioreschi: Allora: "Io e Giacinto commentavamo…", sempre commenti, ma insomma, va bene, "che una delle tecniche in base alle quali il sistema lavorava al fine di assicurare risultati utili alla Juventus era che gli arbitri giovani, quindi con meno carisma e personalità, venivano individuati…venivano inviati a dirigere le partite della squadra bianconera poiché erano facilmente  influenzabili e manovrabili dai designatori arbitrali e dallo strapotere  juventino". Questo ha detto Lei.
Nucini: Ok,  allora, oltre che considerare i nomi degli arbitri che ha fatto, non ha  fatto anche questa considerazione: che comunque anche tra gli arbitri  giovani si poteva... potevano avere facilità per fargli conoscere le dinamiche del gruppo. Cioè, oltre. Sono due cose secondo me diverse.
Presidente Casoria: Non ho capito bene la risposta. Spieghi. Non ho capito. 
Nucini: Cioè, voglio dire quell’elenco erano le considerazioni che noi facevamo su determinati arbitri. E’ un elenco un po’ più  analitico... Tizio, Caio e Sempronio, poi in generale, poi in generale,  in generale, si parlava anche degli arbitri giovani, ed anche un arbitro  giovane è molto facile poterlo riuscire...
Presidente Casoria: Qua si era detto che specificamente erano indicati i giovani, non gli arbitri giovani in generale. Ha sentito… 
Nucini: Mah, questo... Sì, no, ma io questo…
Presidente Casoria: E’ detto "si nominavano i giovani perché i giovani erano più influenzabili".
Nucini: Ma questo è evidente, un giovane è molto più influenzabile.
Presidente Casoria: Ma l’avvocato ha fatto un elenco.
Nucini: Ma quello è un altro... secondo me sono due cose, mi scusi signor Giudice, son due...
Presidente Casoria: Vabbè ma Lei non può fare un discorso astratto…
Nucini: No, no, no, no. Ma è un discorso comunque... allora, il nome degli  arbitri, il nome degli arbitri è un elenco, Tizio, Caio, Sempronio,  analitico e poi…
Presidente Casoria: Sono quelli che risultano... obiettivamente.
Nucini: Obiettivamente. Poi un discorso concreto è anche quello che è una percezione concreta che è molto più facile riuscire a un giovane, riuscire a dargli delle...
Presidente Casoria: Ma se non viene nominato il giovane sta per fatti suoi, scusi. Vabbè, andiamo avanti.
Nucini: Ma cosa c’entra, ma questa era una considerazione generale, non era indicato il giovane, era una percezione generale. 
Presidente Casoria: Vabbè, ma il giovane non fa danno se non viene nominato.
Nucini: Ma prima di arrivare ad arbitrare la Juventus, Paolo...(riferito a  Bergamo che avrà detto qualcosa che non si riesce ad udire, ndr)
Facchetti, Nucini ed i giovani arbitri. Prove? No, percezioni
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