Una telefonata  dimostra che Moggi non sapeva. Il pm: E' solo una telefonata, che importanza ha. Ficcante controesame dell'avvocato di De Santis. Auricchio, tanti "Non ricordo". Alla domanda sulla talpa si oppone il pm. 
Rettifica: diversamente da quanto riportato nella stesura della diretta, il controesame della difesa dei Della Valle è stato condotto dall'avvocato Francesco Picca.
Oggi a Napoli si tiene una nuova udienza del processo denominato "Calciopoli" ed il protagonista sarà ancora il tenente colonnello Auricchio, che all'epoca delle indagini era il maggiore che coordinava la squadra di ben dodici carabinieri impegnati, per oltre due anni, a sgominare un'associazione a delinquere, ancora tutta da dimostrare, con Luciano Moggi nei panni del presunto capocupola. Il teste dell'accusa Auricchio è alla quinta apparizione in aula: le prime due sono state totalmente assorbite dall'esame dell'accusa (vedi qui e qui), mentre il 16 marzo è cominciato il controesame degli avvocati difensori (vedi qui).
Lo scorso 23 marzo il controesame è entrato nel vivo, con gli interventi (durati otto ore complessive, con solo due interruzioni) dell'avvocato Maurilio Prioreschi, che con Paolo Trofino assiste Luciano Moggi, e dell'avvocato Paolo Gallinelli, legale di Massimo De Santis (rileggi la cronaca live dell'udienza).
L'avvocato Prioreschi ha ripetutamente insistito nel chiedere quale attività di indagine sia stata svolta su ogni singola partita presente nei capi di imputazione, evidenziando come l'investigazione si sia limitata all'esame di quanto emergeva dalle intercettazioni, confrontandole con i tabellini delle partite e gli articoli di La Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Repubblica. Le tante partite "sospette" solo in pochissimi casi furono seguite dal vivo dai carabinieri. E se La Gazzetta sbagliava, come nel caso della mai avvenuta espulsione di Morfeo? Sbagliavano anche i "magnifici 12", come ha dovuto ammettere Auricchio in aula: "Il tabellino di un giornale portava Morfeo espulso e noi lo abbiamo riportato così. La Gazzetta riportava così, poi abbiamo riferito il comunicato ufficiale e abbiamo corretto il dato. Non è un errore nostro ma della Gazzetta" .
Sulle ammonizioni inflitte ai giocatori diffidati, che venivano poi squalificati per l'incontro successivo con la Juventus, secondo l'accusa dolosamente, l'avvocato Prioreschi ha sciorinato una serie di dati statistici, sottolineando che la Juventus non era tra le squadre che beneficiarono maggiormente dei cartellini gialli, e che la media di punti ottenuti dalla Juve nelle partite dirette da arbitri indagati fu di 1,89 punti, contro i 2,63 ottenuti nelle partite dirette da arbitri non coinvolti nelle indagini. Nel controesame, lungo ed articolato, Prioreschi ha evidenziato una telefonata nella quale Moggi affermava "non sarebbe male se Galliani non venisse rieletto" che, a giudizio dell'avvocato, sconfessa l'impostazione accusatoria. Auricchio ha ammesso che non ci sono telefonate in cui Moggi chiede a rappresentanti di società di votare Carraro alla Figc e Galliani alla Lega. Auricchio, incalzato dalle domande dei difensori, è sembrato a tratti nervoso e spesso ha fatto ricorso alla formula "Non ricordo", tanto che Prioreschi ha fatto notare come il teste avesse risposto in modo dettagliato, preciso, facendo sfoggio di buona memoria, alle domande del PM ed, invece, non altrettanto stesse facendo per le domande della difesa.
Vedremo come si svolgerà oggi il controesame delle altre difese, con un aggiornamento continuo.
Nell'aula 216 del Tribunale di Napoli l'udienza è iniziata.
Sono  presenti, tra gli altri, Luciano Moggi e Massimo De Santis. L'avvocato  Morescanti, in tailleur azzurro e minigonna, cattura l'attenzione  dell'aula. Dopo il solito appello del Presidente Casoria è iniziato il  controesame, ripartendo dall'avvocato Gallinelli che difende De Santis.
Avv.  Gallinelli: I vantaggi indiretti di De Santis alla Juventus.  La vostra ipotesi si è basata sul fatto che De Santis avrebbe favorito  la Juve ammonendo giocatori diffidati in Fiorentina-Bologna del 5  dicembre 2004: Petruzzi, Nastase e Gamberini. Nell'informativa del 2  novembre è indicato proprio questo caso per delineare il reato. Quando  De Santis arbitrò la gara c'era già in corso un procedimento a carico di  Palanca e Gabriele?
Auricchio: Sì.
Avv.  Gallinelli: E secondo Lei De Santis non era condizionato da  questo fatto?
Auricchio: No, anzi, da quel  procedimento sono emerse dichiarazioni di un De Santis piuttosto  confidenziale.
Avv. Gallinelli: Quindi il  ripensamento di De Santis non l'avete collegato a quel procedimento?
Auricchio: Anche a quel procedimento.
Avv. Gallinelli: Quindi,  nonostante questo ripensamento, De Santis favorirebbe indirettamente la  Juve in quella occasione?
Auricchio: Non solo non  era preoccupato, ma dal tenore delle sue conversazioni era tranquillo.            
Avv. Gallinelli: Quindi poteva anche non  conoscere l'esistenza del procedimento?
Auricchio: No, il procedimento lo conosceva senza'altro, ma non era preoccupato.
Avv.  Gallinelli: Avete visto la gara?
Auricchio: No.
Avv.  Gallinelli: Avete svolto un servizio di osservazione allo  stadio?
Auricchio: No.
Avv. Gallinelli:  Avete visto la registrazione?
Auricchio: No.
Avv.  Gallinelli: Avete intercettato telefonate tra De Santis e  Moggi, Pairetto, o Bergamo prima di quella gara?
Auricchio:  No.
Avv. Gallinelli: E telefonate in cui si parlava  della condotta che doveva tenere De Santis in quella gara?
Auricchio: Sì, ci sono conversazioni in riferimento alla gara, tra Moggi,  Racalbuto e Damascelli...
Avv. Gallinelli: No, la  domanda era un'altra.
Intervento dell'Avv. Prioreschi: Giudice, ancora con questa telefonata... lo ipotizzano loro che sia  Racalbuto.
Avv. Gallinelli: Io ho chiesto se c'erano  telefonate precedenti la gara tra Moggi e i vari personaggi  dell'inchiesta.
Auricchio: No, questo no.
Avv.  Gallinelli: Avete ascoltato i collaboratori dell'arbitro?
Auricchio:  No.
Avv. Gallinelli: Informativa dell'aprile 2005  dove si parla del delitto perfetto (telefonata tra Damascelli e Moggi).  Analizzando questa telefonata ci conferma che era Damascelli che  chiamava Moggi?
Auricchio: Non ricordo dovrei  prendere la telefonata... sì Damascelli chiama Moggi.
Avv.  Gallinelli: A differenza di quanto riportato nell'informativa,  chi utilizza l'espressione "delitto perfetto"?
Auricchio: Solo Damascelli.
Avv. Gallinelli: Quindi è vero che  Moggi non sapeva nemmeno che il Bologna avesse giocatori diffidati e  ammoniti da De Santis?
Auricchio: Sì.
Avv.  Gallinelli: E che Damascelli erroneamente dice che i diffidati  erano tre, mentre erano solo due e non anche Gamberini?
Auricchio: Sì, è così.
Avv. Gallinelli: Quindi Moggi non  sapeva né che ci fossero giocatori diffidati, né che De Santis li avesse  ammoniti
Auricchio: Sì.
Interviene il  pm: Ma è una telefonata, Giudice, che importanza ha...
Avv.  Gallinelli: Fiorentina-Bologna, avete verificato che Nastase e  Petruzzi avessero messo in atto atteggiamenti tali da comportare la  ammonizione?
Auricchio: No, abbiamo riportato quanto  detto dal giudice sportivo.
Avv. Gallinelli: Avete  acquisito il referto di gara?
Auricchio: Sì.
Avv.  Gallinelli: Quindi i due hanno commesso qualcosa per essere  ammoniti?
Auricchio: Nastase è stato squalificato  per comportamento scorretto e Petruzzi per proteste.
Avv.  Gallinelli: Quindi c'erano realmente?
Auricchio: Non abbiamo riscontrato questo dato.
Avv. Gallinelli: Avete sentito dirigenti o calciatori del Bologna?
Auricchio: No.
Avv. Gallinelli: Avete utilizzato articoli di  stampa?
Auricchio: Li abbiamo riportati, ma non come  riscontro.
Avv. Gallinelli: Avete letto i commenti  successivi?
Auricchio: No, non li abbiamo letti.
Avv.  Gallinelli: La curiosità suscitata al Meani dall'atteggiamento  di De Santis l'avete utilizzata come elemento di sospetto?
Auricchio: Sì.
Avv. Gallinelli: Avete esaminato la procedura  prevista per la diffida dei calciatori? Se è rimessa alla  discrezionalità dell'arbitro?
Auricchio: E' del  giudice sportivo.
Avv. Gallinelli: Sì, ma io parlo  della diffida; quante ammonizioni deve raggiungere un calciatore per  esserlo?
Auricchio: Quattro.
Avv.  Gallinelli: La prima volta, e poi?
Auricchio: Poi calano. 
Avv. Gallinelli: Quindi tre, poi  due... avete accertato, sui due squalificati, quante ammonizioni avevano  avuto, chi gliele aveva date?
Auricchio: No.
Avv.  Gallinelli: E' prevista una diversità da parte dell'arbitro a  seconda che il giocatore è diffidato o meno?
Auricchio: Il giocatore viene ammonito...
Avv. Gallinelli: Allora l'aiuto... 
Nota: l'avvocato legge tutte le ammonizioni  ricevute dai due squalificati nelle partite precedenti, tutte arbitrate  da arbitri non coinvolti nel processo e poi chiede: Questo  accertamento non l'avete fatto?
Auricchio: No. 
Avv.  Gallinelli: Le faccio questa domanda perché se non ci fosse  stata l'ammonizione di Saccani nella partita precedente non sarebbero  stati in diffida nella gara con la Fiorentina.                                         
Opposizione del pm: Non è la stessa  cosa.
Avv. Gallinelli: Avete accertato le gare,  visto che parlate di peso specifico? Quante gare hanno giocato Nastase e  Petruzzi nel 2004 e 2005?
Auricchio: Me l'avete già  fatta questa domanda.
Avv. Gallinelli: Fiorentina-Bologna: furono ammoniti anche giocatori della Fiorentina?
Auricchio: Sì, Dainelli e Miccoli.
Avv. Gallinelli: De Santis  ha ammonito altri giocatori diffidati in altre gare?
Auricchio: Devo controllare... Sì, in Reggina-Messina ammoniti Balestri e  Bonazzoli, prima della Juve.
Avv. Gallinelli: Ma  questa gara è stata segnalata?
Auricchio: No, perché  non abbiamo messo sotto attenzione tutte le gare ma, quando le  intercettazioni hanno fatto riferimento a delle partite, siamo andati a  riscontrarle. Su Reggina-Juve non abbiamo motivo di ritenere che fosse  alterata.
 Avv. Gallinelli: La mia domanda era se ci  sono telefonate in cui si dice che De Santis deve ammonire giocatori  diffidati. Avete analizzato Roma-Parma dell'8 maggio?
 Auricchio: No.
Avv. Gallinelli: Non si ricorda se Trefoloni ammonì tre  giocatori del Parma diffidati prima di Juve-Parma?
Auricchio: Sì
Avv.  Gallinelli: E perché nei confronti di Trefoloni non avete  seguito lo stesso percorso?
Auricchio: L'ho già  detto prima...
Presidente Casoria: Se non se ne  parla nelle telefonate non l'hanno seguita...
I vantaggi  diretti.
Avv. Gallinelli: Quante volte De  Santis ha arbitrato la Juve?
Auricchio: Cinque volte
Avv.  Gallinelli: Juve-Atalanta 2-0, settembre 2004, non è stata  investigata. Lecce-Juve è quella delle magliette, ne abbiamo già  parlato. Parma-Juve 1-1, gennaio, Palemo-Juve 1-0, Juve-Inter 0-1 e  Supercoppa Italiana, agosto 2005, Inter-Juve con vittoria dell'Inter.  Nell'informativa si parla di Parma-Juve, dicendo che l'atteggiamento di  De Santis è talmente sfacciato che anche l'osservatore parla di  "atteggiamento particolare dell'arbitro". Poi l'osservatore dice di  essere stato chiamato dal ds del Parma Cinquini che si lamentava. Questo  pari della Juve cosa comportò per la Juve?
Auricchio: Beh siamo a gennaio...
Avv. Gallinelli: Dico: il  Milan che fece contemporanemente? Glielo dico io: la riduzione della  distanza, in quanto il Milan vinse 5-2 con il Lecce e si portò a due  punti. Avete analizzato se era legittima una mancata concessione del  rigore alla Juve da parte di De Santis? L'avete visionato?
Auricchio: Sempre restando sul metodo... è proprio De Santis che riferisce che su  quel mancato rigore lo stesso Moggi gli dice che non era colpa sua ma  dell'assistente.
Avv. Gallinelli: Io ho chiesto se  avete visionato l'episodio.
Auricchio: Sicuramente  l'abbiamo fatto, ma non ricordo l'episodio.
Avv. Gallinelli: Questa gara è stata contestata al De Santis?
Auricchio: No.
Avv. Gallinelli: E perché?
Auricchio: Perché dal contenuto delle intercettazioni emergeva che Moggi, negli  spogliatoi, aveva detto che non era colpa sua.
Avv.  Gallinelli: Moggi era arrabbiato perché danneggaiato da De  Santis.
Auricchio: No, non era arrabbiato con De  Santis.
Avv. Gallinelli: Quindi voi non avete  verificato se il rigore non concesso doveva invece essere concesso alla  Juve.
Auricchio: Sì, è così.
Avv.  Gallinelli: Come avete desunto l'atteggiamento sfacciatamente a  favore della Juve?
Auricchio: Nella conversazione  ci sono anche dei passaggi relativi al fatto che il Parma aveva  pareggiato all'ultimo minuto...
Avv. Gallinelli: Telefonata del 20 aprile Moggi-Tosatti, in cui si fa riferimento ai  danni causati da De Santis alla Juve e si parla anche di Parma-Juve.  Moggi dice che ha beccato tutti i diffidati della Juve e Tosatti parla  del rigore...
Auricchio: Adesso la chiamata tra  Moggi e Tosatti ha valore e quella tra Lanese e l'osservatore di  Juve-Parma no...
Avv. Gallinelli: Lei non deve  sindacare il mio operato, io cerco di dire al tribunale ogni cosa, non  solo quelle dell'accusa...
PM Capuano: Ma la domanda  qual è?
Avv. Gallinelli: Se la gara contro il Parma  ha obiettivamente danneggiato la Juventus.
Auricchio: Ho risposto, ho detto no, non ha danneggiato la Juve.
Avv.  Gallinelli: Ah vabbè! Quali sono stati i commenti di Moggi su  De Santis in Parma-Juve?
Auricchio: Abbiamo riferito  di un colloquio tra Moggi e De Santis, con Moggi che aveva la  possibilità di inveire ma non l'ha fatto. Anzi, ha giustificato  l'operato, dicendo che non poteva vedere il rigore.
Avv.  Gallinelli: Allora, Moggi era soddisfatto o no di De Santis?
Auricchio: No, non era amareggiato.
Avv. Gallinelli: Passiamo  allo sdoganamento. Egli si sarebbe sdoganato a seguito della notifica  della proroga delle indagini nel mese di febbraio, quindi la gara col  Parma è precedente... il fatto di Palanca ha detto che non era  collegato...
Auricchio: No, io ho detto che a  novembre, dicembre, De Santis sembra avere tutto sotto controllo.
Avv.  Gallinelli: Il 6 gennaio, comunque, non ha ricevuto alcuna  informativa delle indagini, sarebbe stato libero di favorire la Juve?
Auricchio: Sì.
Avv. Gallinelli: Però, nell'informativa del 2  novembre è scritto che De Santis è una creatura generata e gestita da  Moggi, ed emerge una continuata opera svolta da costui ad interesse  della Juve. Come giustifica questi sdoganamenti?
Giudice  Casoria: Ma non si era ancora verificato l'evento che è di  febbraio...
PM Capuano: Il teste ha già risposto  l'udienza scorsa, in cui è stato fatto l'excursus...
Avv.  Gallinelli: In queste vostre valutazioni, che dovrebbero essere  riservate al magistrato, siete stati condizionati dal risultato delle  gare?
Auricchio: No, Le ho detto di no.
Avv.  Gallinelli: Partita Palermo-Lecce 3-2, del 20 febbraio 2005,  aveva ricevuto l'avviso De Santis?
Auricchio: Non ho  parlato di alcun avviso...
Avv. Gallinelli: Come  no?
Auricchio: Non parlavo di questo procedimento,  ma di quello della procura di Torino, di Guariniello.
Avv.  Gallinelli: Scusi, ma io ho sempre capito che si trattasse di  questo procedimento....
Giudice Casoria: Lei lo  aveva messo in collegamento...
Avv. Gallinelli: Si  ricorda se Pinardi e Rullo, del Lecce, sono stati i giocatori più  sanzionati dagli arbitri?
Auricchio: Non capisco la  gara a cui si fa riferimento, non era attenzionata.
Avv.  Gallinelli: Le chiedo di questa gara perché si parla di dolose  amminizioni di Pinardi e Rullo per la partita Messina-Lecce.
Auricchio: Non capisco il mio contributo, il capo di imputazione non l'ho fatto  io, è del 2007...
Avv. Gallinelli: Quindi non si  ricorda niente, è inutile che Le faccia domande sulla gara...
Auricchio: Ma fa riferimento all'informativa? Perché io non ricordo niente di  quella gara... le indagini non sono finite con me...
Avv.  Gallinelli: Vede, tutte le domande precedenti erano tese a  questo: nell'informativa si dice che il fenomeno delle ammonizioni ai  diffidati era importante perché quel campionato era tiratissimo.  Nell'informativa si dice che l'atteggiamento di De Santis era teso ad  essere designato per i Mondiali 2006 e che, in quel momento, la Juve non  forniva garanzie e De Santis si rivolgeva verso il Milan, che forniva  migliori garanzie, salvo poi tornare alla Juve.
 Avv. Gallinelli: Telefonate tra Moggi e Biscardi,  telefonate tra Moggi e Tosatti in cui Moggi si lamenta  dell'atteggiamento di De Santis che sarebbe costato alla Juve almeno sei  punti. "Se noi perdiamo il campionato uno degli artefici è lui... a  Palermo e Parma c'era rigore e non ce l'ha dato, oggi doveva cacciare  Cordoba e non l'ha fatto, ecc. Ha beccato tutti i diffidati in  Juventus-Inter, Ibra e Appiah, diffidati..."
Giudice Casoria: Avvocato la domanda...
Avv. Gallinelli: Quanti  diffidati sono stati ammoniti da De Santis?
Auricchio: Non abbiamo fatto indagini.
Avv. Gallinelli: Telefonata tra Moggi e Tosatti, Ibra era da rilevante peso specifico?
Auricchio: Non c'è dubbio, me l'ha già fatta la domanda.
Avv.  Gallinelli: Telefonate tra Moggi e Tosatti, la sconfitta contro  l'Inter...
Auricchio: La interrompo, Lei ha fatto  riferimento ad una partita con due giocatori... Palermo-Lecce ma la  partita non era compresa nella tabella.
Avv. Gallinelli: Però era compresa nel campionato.
Auricchio: Sì, ma  non è un collegamento veritiero...
Avv. Gallinelli: Comunque, il 1° maggio 2005 con chi giocò il Milan?
Auricchio: Non lo ricordo, Fiorentina-Milan?
Avv. Gallinelli: Sa se il Milan aveva giocatori diffidati?
Auricchio: Non ricordo, ma la gara non è stata attenzionata.
Avv.  Gallinelli: Si ricorda se erano diffidati Rui Costa, Nesta e  Seedorf?
Auricchio: No, non ricordo.
Avv.  Gallinelli: Si ricorda se quella gara era diretta da De  Santis?
Auricchio: No, non l'abbiamo attenzionata è  inutile che mi faccia domande.
Presidente Casoria: Che rilevanza ha?
Avv.Gallinelli: Ha importanza  perchè De Santis non ammonì nessun giocatore.
Presidente  Casoria: Ha spiegato. Dove non c'erano telefonate non hanno  investigato.
Avv. Gallinelli: Avete intercettato  qualche telefonata in cui veniva contestato a De Santis di non avere  ammonito i giocatori? La aiuto, ce n'è una tra Moggi e Della Valle in  cui Moggi dice: "Vi ha fatto il mazzo l'arbitro eh?"
Auricchio non  trova la gara tra le sue carte, e parla di un Fiorentina-Milan  arbitrato da Farina...
Avv. Gallinelli: Ma come  fa a non ricordasela, è scritto nell'informativa che la Fiorentina aveva  messo a segno una serie di risultati utili che si interrompe solo con  il Milan.
Auricchio: Ho trovato la telefonata.
Avv.  Gallinelli: E che dice Moggi?
Auricchio: "Ma l'arbitro vi ha fatto un culo così".
Avv. Gallinelli: Ricorda se dopo la gara la Juve decise il sileznio stampa?
Auricchio: Sì.
Avv. Gallinelli: E adesso che si ricorda la  partita, Le ripeto: sa se in quella gara il Milan aveva tre giocatori  diffidati dall'enorme peso specifico?
Auricchio: Non  lo ricordo.
Avv. Gallinelli: Sa se quando De Santis  arbitra la gara era già "sdoganato"?
Auricchio: Sì.
Avv.  Gallinelli: Ed era il primo maggio, e l'otto maggio?
Auricchio: In riferimento a che cosa?
Avv. Gallinelli: La  settimana dopo, visto che entra ed esce dall'associazione... c'è un capo  di imputazione, Livorno-Siena, colonnello...
Auricchio: Ma quella è una attività assolutamente autonoma.
Avv.  Gallinelli: Ma io Le ho chiesto, era sdoganato o no?
Auricchio: Secondo me sì.
Avv. Gallinelli: Allora contesto:  innanzitutto Le dico che l'avviso di proroga delle indagini arriva a De  Santis solo a giugno, e non a febbraio, Le risulta o no, pm? Questa non è  correttezza processuale!!! (Segue un vivace battibecco con il PM  ndr). Livorno-Siena, viene contestata l'aggravante dei motivi  abietti e futili, De Santis avrebbe arbitrato in un certo modo questa  gara per vendicarsi di Spinelli che aveva rilasciato dichiarazioni sulla  "combriccola romana". De Santis che il 1° maggio era sdoganato, l'otto  rientra in dogana e arbitra in quel modo Livorno-Siena. Innanzitutto, la  ricorda?
Auricchio: Ricordo solo che finì con un  risultato tennistico, ecco 3-6.
Avv. Gallinelli: L'avete visionata?
Auricchio: Non ricordo di aver  visto la gara.
Avv. Gallinelli: Voi dite che compiva  atti fraudolenti consistenti nell'ingiustificata espulsione di Galante,  quindi, c'è stata una direzione fraudolenta di De Santis?
Auricchio: Non mi risulta.
Avv. Gallinelli: Avete captato  conversazioni telefoniche sulla gara?
Auricchio: No.
Avv.  Gallinelli: Avete accertato quante giornate ebbe Galante?
Auricchio: Non lo ricordo.
L'avvocato Gallinelli legge  la telefonata De Santis-Mazzini ("mo voglio vedè se gli danno tre  giornate"): Gliene danno una, la vostra ipotesi è fondata sul  rapporto conflittuale tra De Santis e Spinelli?
Auricchio: Lo dice De Santis che fa riferimento "Pronti via e Galante fuori" ... e  su Spinelli, con il vice presidente della Figc parla di questo rapporto  con Spinelli.
Avv. Gallinelli: Quali sono stati i  vostri riscontri per verificare la veridicità delle dichiarazioni di  Spinelli?
Auricchio: Livorno-Siena è stata da noi  indagata perché è allo stesso Mazzini che De Santis dice "povero  Spinelli..."
Avv. Gallinelli: Io ho chiesto dei  riscontri, questo calcio Galante l'ha dato, o no, a gioco fermo  all'avversario?
Auricchio: Sì.
Avv.  Gallinelli: Quindi non c'è stata riscontro?
Auricchio: No.
Avv. Gallinelli: Lei dice dell'episodio di  Galante "tra l'altro" . Quali sono gli altri episodi?
Auricchio: All'attività che lo stesso De Santis racconta nell'intercettazione del  suo arbitraggio, dalle sue parole.
Avv. Gallinelli: Non ho chiesto quali episodi tecnici, l'episodio non è la telefonata...  De Santis ha concesso un rigore in quella gara?
Auricchio: Vedo il tabellino, sì al Livorno.
Avv. Gallinelli: Su quale risultato?
Auricchio: 1-0 per il Siena.
Avv.  Gallinelli: Quante volte ha arbitrato De Santis il Livorno?
Auricchio: Non lo so.
Avv. Gallinelli: C'era un rapporto  conflittuale tra De Santis e Spinelli?
Auricchio: Sì.
Avv. Gallinelli: E quante volte ha arbitrato il  Livorno?
Auricchio: Non lo so.
Avv.  Gallinelli: Nell'informativa Lei dice che De Santis aveva una  corsia preferenziale con i designatori ed arbitra il Livorno una sola  volta?
Auricchio: Non lo so.
Presidente  Casoria: Avvocato, ha detto che non lo sa!
 Avv. Gallinelli: Ci sono telefonate in cui Moggi dice  ai giornalisti di parlare bene di De Santis?
Auricchio: Controllo... ne ho trovate un paio, colloquio Moggi-Baldas. 
Avv.  Gallinelli: In quella telefonata si parla di Cennicola,  l'assistente, io dico De Santis.
Avv. Gallinelli: Gliele leggo io. Dopo Fiorentina-Milan Moggi con Melli; è vero che Moggi  critica il comportamento dell'arbitro De Santis? Dicendo che avrebbe  tolto sei punti alla Juventus?
Auricchio: Sì, lo  abbiamo sostenuto.
Avv. Gallinelli: Tornando alla  vendetta, nel capo si imputazione si parla anched di Reggina-Cagliari  3-2, se la ricorda? Lei citò anche il tabellino di un giornale.
Auricchio: Sì, me la ricordo, quella della squalifica di Cellino.
Avv.  Gallinelli: Sì, anche per questa gara si parla di un  atteggiamento di De Santis contro Cellino, anche lui reo di aver parlato  della "combriccola". Sa se c'è stato un'alterazione del sorteggio?
Auricchio: No.
Avv. Gallinelli: Sa chi doveva essere l'arbitro  della gara?
Auricchio: Sì, Rosetti che fu  sostituito.
Avv. Gallinelli: De Santis era una  riserva?
Auricchio: Sì.
Avv. Gallinelli:  Quindi fu casuale questa designazione. Sa quante volte De Santis  arbitrò il Cagliari?
Auricchio: Non lo ricordo.
Avv.  Gallinelli: Quindi avete prospettato una volontà di vendetta  di De Santis e non avete accertato quante volte ha arbitrato il  Cagliari?
Auricchio: No, non lo abbiamo accertato. 
Avv.  Gallinelli: Che ruolo aveva Ghirelli?
Auricchio: Era il capo della segreteria tecnica.
Avv. Gallinelli: Direttore Generale?
Auricchio: Sì.
Avv.  Gallinelli: Si ricorda se nel corso di una telefonata Cellino,  parlando con Ghirelli, definì De Santis "figlio di puttana"?
Auricchio: Sì, proprio nel caso in cui fu sostituito Rosetti.
Avv.  Gallinelli: Anche Moggi lo aveva definito tale, parlando con un  giornalista?
Auricchio: Sì, glielo confermo.
Avv.  Gallinelli: Si ricorda se portò un tabellino della Gazzetta?
Auricchio: Ne abbiamo citati tanti..
Avv. Gallinelli: Io  riporto un articolo della Gazzetta in cui si diceva che la Reggina non  gradiva la designazione di De Santis.
Auricchio: Chi  lo dice questo?
Avv. Gallinelli: La Gazzetta dello  Sport.
Auricchio: Ma noi gli articoli che abbiamo  utilizzato riguardavano solo le partite.
Avv. Gallinelli: Io ho chiesto se sa che anche la Reggina non gradiva De Santis, visto  che leggete la Gazzetta.
Auricchio: Non lo so.
Avv.  Gallinelli: Lei ha fatto riferimento alla squalifica di  Cellino dopo la gara. Si ricorda il motivo?
Auricchio: Abbiamo riportato la motivazione: perché aveva rivolto parole di  ironico complimento all'arbitro facendo segno con la mano.
Avv.  Gallinelli: Si ricorda se Cellino aveva raccontato a qualcuno  il fatto di uno scontro con De Santis?
Auricchio: Sul post-partita abbiamo due conversazioni.
Avv. Gallinelli: No, chiedo scusa, il fatto è raccontato da Cellino a Ghirelli, cosa  disse a De Santis? 
L'avvocato legge la telefonata in cui Cellino  conferma il suo atteggiamento (non sei in giornata - ti faccio  squalificare - ma chi cazzo fai squalificare - ti ho detto che non sei  in giornata, invece di dire che sei scarso e tu mi fai squalificare,  perché io non ti faccio l'occhiolino come gli altri). 
Avv.  Gallinelli: Ciò trova riscontro nel referto arbitrale?
Auricchio: Sì, nella telefonata...
Avv. Gallinelli: Ma io ho  chiesto nel referto!!!
Auricchio: Non è che ho  sentito solo Cellino.
Presidente Casoria: Lui chiede  il confronto con il referto. Che cosa ne trae?
Avv.  Gallinelli: Ha scritto il falso De Santis?
Auricchio: Sì, secondo me, parzialmente, sì... perché nella telefonata...
Avv.  Gallinelli: Basta con le telefonate, io parlo del confronto  con il referto!
Sembra che il Presidente Casoria a questo punto, abbia detto: Il teste non vuole rispondere,  vuole divagare...
Auricchio: Io non ho mai ritenuto  che la squalifica di Cellino fosse ingiusta...
Avv.  Gallinelli: Avete visto il filmato della gara?
Auricchio: No, assolutamente.
A questo punto l'Avvocato  Gallinelli ha chiesto al teste quali vantaggi avrebbe  avuto De Santis dal suo atteggiamento ed Auricchio ha  risposto: "Innanzitutto andare ai Mondiali, poi arbitrare più partite  possibile". Ad Auricchio, che non sapeva neppure quante gare aveva  diretto De Santis, l'avvocato legge i dati da cui  si rileva che l'arbitro di Tivoli arbitrò, più o meno, lo stesso numero  di partite dei suo colleghi. 
Quindi l'avvocato ha chiesto ad Auricchio se fosse a conoscenza del fatto che De  Santis, nel 2004-2005, frequentava un corso per Polizia Penitenziaria, e  se avevano verificato dove si trovasse quando veniva intercettato, ottenendo  dal teste come risposta "No, non ho seguito io questo aspetto".
L'avvocato  Gallinelli chiude il suo controesame con la domanda che  tutti noi avremmo voluto fare ad Auricchio, quella sulla fuga di  notizie.
Avv. Gallinelli: Si ricorda se ci fu un  procedimento sulla fuga di notizie poi pubblicate da parte de  L'Espresso?
Auricchio: Sono sicuro che c'è stata  un'inchiesta attivata proprio da mie dichiarazioni.
Avv.  Gallinelli: Venne accertato se questa fuga avvenne all'interno  del nucleo investigativo?
Ma il pm interviene  e stoppa: "Opposizione, domanda non ammessa".
Peccato, speravamo di sentire finalmente, dopo quattro anni, almeno  una "impressione", una "sensazione" (come quelle di tanti testimoni  d'accusa messe a verbale in questo processo), che potesse fare un po' di  luce sulla "talpa", quella contro cui si scagliarono Beatrice, Narducci  e Lepore, dichiarandosi danneggiati da quella fuga di notizie (trattata in questo articolo). 
A noi la risposta di Auricchio interessava, al  pm un po' meno, evidentemente. Termina così il controesame  dell'avvocato Gallinelli ed inizia quello dell'avvocato De Vita, che  difende Paolo Bergamo (trascrizione integrale, file audio http://www.radioradicale.it/scheda/300497).
 
Avv. De Vita: In quale periodo le utenze di Bergamo  sono state intercettate?
Auricchio: Una dal 5/11/04  al 3/06/05, un'altra dal 7/03/05 al 5/06/05.
Avv. De Vita: E quella domiciliare?
Auricchio: Dal 4/02/05 al  3/06/05.
Avv. De Vita: In riferimento alla prima utenza, quella cellulare, può dire quanti sono i progressivi che sono stati individuati? (51.522 totali alla fine indagine su tutte le utenze di Bergamo, ndr)
Auricchio: No, non lo so.
Avv.  De Vita: Nell'ambito di questo lungo periodo, oltre ai soggetti che sono stati individuati come interlocutori nelle telefonate che voi avete selezionato, avete individuato altri dirigenti di società sportive, altri dirigenti del mondo Federale, arbitrale, che hanno intrattenuto rapporti telefonici con il signor Bergamo?
Auricchio: Il  numero è consistente, risponderLe in termini...
Avv. De Vita: Magari se c'è un dirigente che ha solleticato la Sua attenzione, un dirigente di una squadra di calcio in particolare, Bologna , Inter...
Auricchio: No, sicuramente ci sono state concentrazioni di auguri, Natale, Pasqua, insomma... Diciamo, le conversazioni da noi utilizzate sono state quelle ritenute utili investigativamente
Avv. De Vita: Avete fatto questo tipo di selezione
Auricchio: Esattamente 
Avv. De Vita: Ma le avete ascoltate tutte? 
Auricchio: Su tutte le conversazioni ci sono i brogliacci 
Avv. De Vita: Brogliacci nel senso riassunto della converazione?
Auricchio: No, ci sono...
Avv. De Vita: L'indicazione del contatto telefonico, ma non c'è...
Auricchio: Beh, sono state tutte ascoltate
Avv. De Vita: Ho compreso. Io, allo stato, non ho altre domande.
Avv. Cirillo (difesa Titomanlio ed  Ambrosino): Ha visto Arezzo-Salernitana (in causa Titomanlio  ndr)?
Auricchio: Ricordo di aver visionato due  circostanze di quella gara, quelle che risultavano da un'intercettazione  di Meani.
Avv. Cirillo: Chi ha valutato questi  episodi?
Auricchio: Ricordo di aver verificato la  corrispondenza di quegli episodi con quello che diceva Titomanlio in  quella telefonata.
Avv. Cirillo: Reggina-Messina del  13.03.2005 (in causa Ambrosino ndr) l'ha visionata?
Auricchio: No, non ricordo.
Avv. Cirillo: Nemmeno la  valutazione dell'osservatore all'Ambrosino e alla terna?
Auricchio: No.
Avv. Cirillo: Gliela dico io, 8.60. Non ho  altre domande.
E' il turno dell'avvocato Picca, dei  Della Valle, che pone domande sulla politica Federale, sugli  schieramenti allora in campo, ed interroga Auricchio sul tema della  ripartizione dei diritti televisivi. Il teste risponde di non saperne  granché e l'avvocato gli chiede perché non abbiano  fatto indagini su questo punto, visto che ne erano venuti a conoscenza. Auricchio risponde che hanno fatto indagini circoscritte alle deleghe  ricevute (frode sportiva), al che l'avvocato gli  chiede se in altri casi abbiano riferito elementi non facenti parte  dell'indagine alla Procura; la risposta di Auricchio è negativa.
L'avvocato passa poi all'analisi  delle partite citate nelle informative e chiede ad Auricchio se ha  visto Fiorentina-Messina. La risposta di Auricchio sembra un disco rotto: "Non lo ricordo"
Avv. Picca: Glielo sollecito perchè nell'informativa del  novembre 2005 Lei fa riferimento alla gara. Ripeto, l'ha vista? Le  conclusioni alle quali giunge da dove sono state desunte, da quali  fonti?
Auricchio: Non l'ho trattata  investigativamente.
Avv. Picca: Come no, è  nell'informativa...
Auricchio: Ci sono solo gli  esiti di una conversazione tra Mencucci e Mazzini.
Avv. Picca: No, Le dico che ci sono articoli di stampa, commenti  ecc. quindi, le fonti conoscitive quali sono state?
Auricchio: Questa non è una partita che abbiamo approfondito, abbiamo solo preso  quell'interccettazione e, per completezza, abbiamo inserito gli articoli  della Gazzetta.
Avv. Picca: Colonnello, mi  scusi, io Le ho chiesto solo le fonti.
Auricchio: Nessuna
Seguono domande su Bologna-Fiorentina del 24 aprile, e  su Fiorentina-Milan. Anche queste Auricchio non  le ha viste e l'unica attività investigativa compiuta sono le  intercettazioni telefoniche e gli articoli dei giornali.
Si passa,  quindi, a trattare l'appuntamento tra i Della Valle e Bergamo ed Auricchio ammette di aver accertato solo i protagonisti dell'incontro al  ristorante (con annesso albergo), un luogo pubblico, intorno alle 12.30.  
Avv. Picca: Ha accertato se il luogo era un  luogo di residenza abituale dei Della Valle?
Auricchio: No.
Avv. Picca: Ha svolto intercettazioni  ambientali?
Auricchio: No.
Avv. Picca: Ha richiesto alla Procura l'autorizzazione a  svolgere l'attività?
Auricchio: No.
Avv. Picca: Ha effettuato l'accesso al ristorante?
Auricchio: Non c'ero.
Avv. Picca: I suoi uomini?
Auricchio: Saranno arrivati una mezz'ora prima
Avv. Picca: Quindi la vostra attività si è rivolta alla osservazione esterna dei  partecipanti all'incontro, non avendo svolto intercettazioni ambientali  né accesso all'interno della sala?
Auricchio: No,  non c'è stata attività tecnica.
Avv. Picca: A  questa data avevate acquisito intercettazioni sui Della Valle?
Auricchio: Non lo ricordo.
Avv. Picca: Nessuna telefonata?
Auricchio: Ah sì, ce n'è una del 4 maggio di Andrea, e anche una del 2 maggio di  Diego.
Avv. Picca: Avete mai sottoposto ad  interecettazione diretta i due Della Valle?
Auricchio: No.
Avv. Picca: E perché, visto che ha  dichiarato che quando emergevano altri soggetti come interlocutori  mettevate sotto intercettazione anche loro?
Auricchio: Perché eravamo già a maggio ed avevamo già l'idea di chiudere le  attività tecniche, e perché vi era già conoscenza dell'indagine.
Avv. Picca: Che elemento ha per dire che i Della Valle e  Mencucci erano a conoscenza di indagini relative ad altri soggetti?
Auricchio: Nessuno.
Terminato il controesame dell'avvocato dei Della Valle si continua con quello dell'avvocato Morescanti che inizia chiedendo quali accertamenti sono stati svolti per determinare che il sorteggio era truccato. La risposta di Auricchio? "Nessuno". L'avvocato, allora, passa a fare domande sulle griglie, su quante erano le fasce del sorteggio, se nella prima fascia c'erano sempre le stesse squadre, per finire con i notai.
Avv. Morescanti: Avete sentito i notai?
Auricchio: Abbiamo acquisito i verbali.
Avv. Morescanti: E ci spiega le determinazioni dei notai?
Auricchio: Il contributo del notaio, per l'osservazione diretta che abbiamo fatto dei sorteggi, emerge in maniera nitida che è asettico, non interviene se non registrando.
Avv. Morescanti: Il notaio perché era presente?
Auricchio: Per conferire regolarità.
Avv. Morescanti: Quindi, ovviamente, avete fatto indagini, deduco che ove avesse visto che c'era qualche problema era proprio questo il suo compito.
Auricchio: Non c'è dubbio.
Avv. Morescanti: Lei, in tutti i verbali che ha acquisito, dove ha trovato un'anomalia?
Auricchio: Escludo, da una visione fatta a quel tempo, che da quelle verbalizzazioni possano emergere elementi di rilevanza.
Avv. Morescanti: Lei ha mai intercettato una telefonata in cui Bergamo diceva ad un arbitro "ora vai arbitra in questo modo, fai vincere questa determinata squadra"?
Auricchio: No.
Avv. Morescanti: Lei ha riferito che l'indagine nasce da Palanca e Gabriele, dove ci sono stati sviluppi per vedere la vicinanza del Messina alla Juve e alla Gea.
Auricchio: Sì.
Avv. Morescanti: Quindi questo aspetto da quando è stato preso in considerazione?
Auricchio: Da subito, da luglio 2004, era nella prima delega di indagine.
Avv. Morescanti: Se nell'indagine si parla del Messina perché non avete intercettato qualcuno del Messina?
Auricchio: Si erano indirizzate, le indagini, più in direzione del mercato giocatori...
Avv. Morescanti: Quell'indagine veniva svolta per verificare la vicinanza del Messina alla Juve. Perché avete escluso il Messina dalle intercettazioni?
Auricchio: L'ipotesi di frode sportiva non era configurata nei confronti del Messina. Era configurato solo il problema della consistenza dei giocatori Gea nel Messina. Accanto a ciò c'era il discorso della combriccola romana da cui sono emerse le posizioni di Palanca e Gabriele.
Avv. Morescanti: La società Gea: quanti ce n'erano nel Messina? Avete verificato?
Auricchio: Sì.
Avv. Morescanti: Nel 2002-2003 quanti?
Auricchio: Perché parla di quell'anno?
Avv. Morescanti: Perché l'anno dopo arriva Fabiani e il numero cambia.
Auricchio: Ricordo di aver fatto questo accertamento, ma in questo momento non ricordo
Avv. Morescanti: In quell'anno Fabiani non era presente, arrivò l'anno dopo.
Auricchio: Su Fabiani non posso dire granché, le nostre attenzioni si sono rivolte alla vicinanza di Moggi a Franza.
Avv. Morescanti: In tutte le telefonate intercettate si parlava mai di Fabiani?
Auricchio: No, dal punto di vista investigativo, tranne due o tre circostanze in cui emerge Fabiani, non c'è traccia.
Avv. Morescanti: Se Le ricordo la telefonata del 18.01.2005 tra Moggi e un certo Mario, Lei sa chi è?
Auricchio: Sì, Mario Bonsignore.
Avv. Morescanti: Questo Mario parla con Moggi, e Moggi che dice di Fabiani? Dice "Fabiani è uno scemo che non ha saputo cogliere l'opportunità, se ne vada affanculo, non vorrei che, perché lui è amico mio, voi gli avete dato troppa mano, perché un conto è l'amicizia e un altro è il lavoro". Ad un certo punto Moggi dice: "Perché lo devo andare a cercare? Per cercare qualcuno che non mi piace, non mi piace, non mi piace?". Questa è l'unica telefonata in cui Moggi parla di Fabiani. Questa telefonata l'avete presa in considerazione?
Auricchio: Sì, ma solo per la posizione di Bonsignore.
Avv. Morescanti: Avete preso in considerazione Messina-Juve?
Auricchio: Io non la ricordo.
Avv. Morescanti: Lo dico perché, se le due società erano così amiche, il Messina avrebbe fatto di tutto per favorire la Juve, invece ciò non avvenne. Come mai non l'avete presa in considerazione? Eppure era verso la fine del campionato. Al Messina quella gara non interessava, anche perché era salvo matematicamente.
Auricchio: Nel 2004-2005 Messina-Juve è alla sesta giornata non certo decisiva. Controlleremo.
L'udienza è terminata e rinviata al 13 aprile 2010.
	      
